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Juve: prima la Champions, poi la rivoluzione: il sogno è Osimhen

I bianconeri si preparano alla delicatissima trasferta di Venezia, con l'obbligo di vincere per blindare il posto in Champions League

Juve: prima la Champions, poi la rivoluzione: il sogno è Osimhen
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La Juve punta dritto alla Champions e al futuro: tra sogni mondiali e rivoluzioni di mercato. Alla Continassa c’è una sola parola d’ordine: Champions League. Il vero traguardo, l’unica ossessione da qui al fischio finale della stagione. Tutto il resto è attesa, contorno, una lunga vigilia che porterà la Juventus a una sorta di terra di mezzo: il Mondiale per Club. Un evento suggestivo, certo, ma che arriva nel momento più complicato per i bianconeri, sospesi tra un’annata appena archiviata e una nuova stagione tutta da scrivere.

Il 2025 sarà infatti un’estate di transizione, con tante incognite. A partire dalla panchina: l’allenatore che guiderà la Juve negli Stati Uniti potrebbe essere solo un traghettatore temporaneo, visto che il futuro sulla guida tecnica è tutt’altro che scritto. E anche la rosa sarà in versione provvisoria, tra rientri dai prestiti e partenze annunciate. Una buona notizia? Bremer! Il colosso brasiliano, tormentato dagli infortuni, è pronto al rientro proprio per il Mondiale per club. Una boccata d’ossigeno per una difesa che ha spesso ballato troppo. Occhio anche a Renato Veiga, che potrebbe restare ancora un po’ grazie a una trattativa-lampo con il Chelsea. E poi i ritorni di Rugani, Kostic e Djalò, rispettivamente da Ajax, Fenerbahce e Porto: i primi due potrebbero rientrare nella lista USA, mentre per Djalò si profila una cessione immediata. Capitolo attacco: si volta pagina. Vlahovic è con la valigia in mano, Milik pure. Serve un bomber, anzi un super bomber. Di quelli che fanno gol anche a occhi chiusi. E per un nome da copertina, la Juve è pronta a fare all-in. Il sogno si chiama Osimhen: 75 milioni di clausola per l’estero, ma il valore reale è ancora più alto. Altri 75 li vale Gyokeres, il panzer svedese dello Sporting Lisbona che ha fatto impazzire mezza Europa. Alternative? Lookman e Retegui, soluzioni più “made in Serie A”, ma anche loro costano cari: dai 40 ai 50 milioni. Insomma, se la Juve vuole tornare a ruggire, dovrà aprire il portafoglio e scegliere bene. Perché la prossima stagione non si può più sbagliare. Obiettivo: tornare grandi

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