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Inzaghi in conferenza: "Napoli-Inter non sarà decisiva"

Il tecnico nerazzurro parla alla vigilia del big match contro il Napoli

Inzaghi in conferenza: "Napoli-Inter non sarà decisiva"
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Napoli-Inter non sarà sicuramente una partita decisiva, ma avrà comunque un’importanza cruciale per il proseguimento della stagione. Parola di Simone Inzaghi, che alla vigilia del big match della 27esima giornata di Serie A al Maradona risponde a distanza ad Antonio Conte, senza nascondere le ambizioni e gli obiettivi dei nerazzurri. In conferenza, il tecnico piacentino ha parlato della sfida che potrebbe permettere alla sua squadra di allungare in vetta, senza giri di parole: “Mancano 12 partite e 36 punti, sappiamo da dove siamo partiti e quali sono i nostri obiettivi, perché siamo l’Inter. Vogliamo giocare il maggior numero possibile di partite”. Sul Napoli ha detto: “Hanno giocatori di qualità e un tecnico esperto, sanno cosa fare e li abbiamo studiati”. Qualche problema di formazione sugli esterni: “Senza Zalewski, Carlos Augusto e Darmian, Pavard e Bisseck possono giocare come quinti, ma ho provato anche Frattesi e Correa in quel ruolo”.

Simone Inzaghi, allenatore Inter

LA CONFERENZA INTEGRALE

Come giudica fin qui i percorsi delle due squadre
"Si incontrano le prime due, complimenti all'Inter e al Napoli per il percorso. Sarà una partita importante, ma non decisiva perché mancano 12 partite e 36 punti. Sappiamo quanto è importante contro un avversario di assoluto valore".

Dal punto di vista psicologico, può essere un passaggio importante per il rush finale?

"Tanto, perché bisognerà saper uscire dal momento e dagli episodi. Negli scontri diretti non stiamo facendo come in passato, determinate partite serve perfezione. Quest'anno non lo siamo stati".

Occasione per fare qualcosa in più?
"L'augurio è questo, perché i ragazzi hanno lavorato bene. In Coppa Italia abbiamo speso energie, ma abbiamo lavorato bene in questi giorni per cercare di migliorare. Con la Juve non è bastato quelle che abbiamo fatto".

Scelte di formazione
"Abbiamo 4 indisponibili, non ci saranno Sommer, Carlos Augusto, Darmian e Zalewski. Potrebbe esserci un cambio in corsa di modulo, vedremo cosa faremo. Thuram? L'ho rivisto mercoledì parzialmente, ieri e oggi ha lavorato bene e dato rassicurazioni. Domani capiremo se partirà dall'inizio".

Il Napoli ha un vantaggio giocando partite in meno o l'Inter che si carica con i risultati?
"Il gruppo ci mette l'anima, vuole arrivare in fondo in tutto. Siamo una delle poche squadre in Europa a essere in corsa sui tre obiettivi stagionali. È motivo di orgoglio, dobbiamo cercare di ragionare partita dopo partita. Domani, poi ci sarà Rotterdam e Monza. Ma oggi quello che mi preoccupa sono gli indisponibili tutti nella stessa zona di campo. Dobbiamo adattarci, non abbiamo certezze sui recuperi".

Partita per cambiare atteggiamento tattico? Nei big match è capitato che l'Inter non sia durata tutti e 90' minuti. Inter scaltra contro il Napoli?
"Possiamo pensare una partita, ma poi capita di non poterla sviluppare in base all'avversario. Hanno ottimi giocatori e un grande allenatore, dobbiamo fare partita di corsa, aggressività. Dobbiamo essere attenti ai dettagli, in queste partite fanno la differenza".

Caso Lautaro, c'è pressione attorno all'Inter?
"Quando c'è di mezzo l'Inter c'è sempre una parola in più. In passato mi sono arrabbiato, io difendo i ragazzi e la società che sono straordinari. Lautaro è l'ultima cosa accaduta, lo conosciamo tutti ed è uno di quei giocatori che non dice neanche una parolaccia. Può capitare, ma lui non l'ho mai sentito. Andiamo avanti, lui in allenamento ha lavorato bene ed è concentrato".

Napoli e Inter, strategie comunicative differenti tra chi vuole l'Europa e chi lo scudetto. È uno svantaggio mostrare i propri obiettivi?
"Sei l'Inter, abbiamo tutti gli obiettivi ben fissi. Vogliamo fare più partite possibili ed è motivo di orgoglio. Sappiamo che in Coppa Italia ne possiamo aggiungere una, in Champions qualcosa di più. Ragioniamo di partita in partita con ambizione per aggiungere trofei. Sappiamo che possiamo dare il massimo sapendo da dove è cominciato il percorso tre anni e mezzo fa".

Con Fiorentina e Genoa tanta spinta dalla panchina, la squadra ne ha bisogno?
"Da 440 partite sono così, ultimamente mi stanno facendo dei reportage. I ragazzi sanno che ci tengo molto, sanno che tengo alla preparazione. Loro cercano di dare tutto, ma anche io e il mio staff. Si parla di Inzaghi, ma ho tanti che lavorano con me che voglio aiutare e dare il massimo per la squadra.

Juventus in corsa per lo scudetto?
"Secondo me sì, l'ho detto a metà gennaio. La classifica è corta, ci siamo noi, Atalanta, Napoli e Juventus senza tralasciare la Lazio".

Pavard come quinto in emergenza?
"Oggi come quinti ho provato Correa e Frattesi perché in questi momenti abbiamo delle esigenze. Poi uno tra Pavard e Bisseck possono fare quel ruolo oppure cambiare il sistema".

Scontri diretti dopo la Champions, oggi prima
"È un dato di fatto quello degli scontri diretti. Questa volta pensavamo di preparare questa gara importantissima con una settimana pulita, ma è andata diversamente".

Studiando il Napoli, è cambiato?
"Hanno cambiato moduli e sistema, ha ottimi giocatori e un ottimo tecnico. Sanno cosa fare in campo, li abbiamo studiati. Sarà una bellissima sfida tra due ottime squadre che con merito sono là davanti".

Josef Martinez, come sta rispondendo?
"Ha lavorato bene con Sommer davanti, ha lavorato molto bene e dimostra di essere un portiere da Inter".