Nel giorno della sua 250ª presenza in Serie A con la maglia dell’Inter, Lautaro Martínez firma il suo gol numero 163 in nerazzurro. Un sigillo che gli permette di superare una leggenda come Sandro Mazzola (fermo a 161 reti) e di avvicinarsi ulteriormente a Roberto Boninsegna, secondo miglior marcatore della storia interista con 171 centri. Ma non è tutto: con la rete segnata al Pisa, l’attaccante argentino diventa anche il primo giocatore nella storia della Serie A ad aver segnato contro 29 squadre diverse, un primato che ne certifica la continuità e l’efficacia.
Il doppio colpo realizzato all’Arena Garibaldi ha un valore che va oltre i numeri: spegne infatti le polemiche nate dopo le due sconfitte consecutive dell’Inter e permette al capitano di lanciare un messaggio chiaro. «Sono contento perché siamo tornati alla vittoria dopo due ko. Le critiche? Sono abituato. Io lavoro per me stesso, per l’Inter e per la mia famiglia. Chi sta fuori può parlare quanto vuole», ha dichiarato il Toro al termine del match. Una risposta pacata ma determinata, che evidenzia la volontà dell’attaccante di mantenere salda la rotta.
Martínez ha poi ribadito il legame profondo con la maglia nerazzurra: «Spero che la mia storia qui possa durare ancora a lungo. Ho diversi anni di contratto e sento l’affetto della gente. Ma la squadra viene sempre prima: penso solo a lavorare e a portare l’Inter più in alto possibile». Parole che confermano il suo ruolo di leader tecnico ed emotivo.
A completare la serata, anche un siparietto con Francesco Pio Esposito, protagonista nell’azione della doppietta. Lautaro ha scherzato promettendo una cena al giovane compagno: «Certo che pagherò. Dicono che non offro mai? Ho sentito tante cose, anche i compagni ci scherzano. Appena c’è tempo organizzo io una grigliata, come sempre». Un gesto che racconta il clima di gruppo e l’importanza delle relazioni nello spogliatoio interista.
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