Esordire in Serie A contro la Juventus non è certo il compito più semplice, ma Manuel Akanji è pronto. Che parta titolare o meno – la decisione spetta a Chivu – il difensore svizzero farà il suo debutto con la maglia dell’Inter proprio nel derby d’Italia, in programma sabato a Torino. Un battesimo di fuoco, ma che non lo spaventa. Dopo tre anni al Manchester City, è abituato a partite di grande intensità.
Rientrato dagli impegni con la nazionale, Akanji ha finalmente iniziato a respirare l’aria della Pinetina e a conoscere i suoi nuovi compagni: “Ho incontrato tutta la squadra e il mister – ha raccontato a DAZN – Finora lo avevo sentito solo al telefono. Tutti si sono mostrati molto entusiasti, proprio come me. Non vedo l’ora di cominciare”.
Alla domanda sul perché abbia scelto l’Inter, la risposta è secca: “È uno dei migliori club d’Europa. La scelta è stata facile”.
Il difensore ha raccontato anche un aneddoto curioso: “La mia prima maglia da bambino? Era di Bobo Vieri! Devo chiedere a mia madre di mandarmi una foto. Forse è stata una coincidenza, ma è un bel ricordo”.
Sul calcio italiano Akanji ha idee chiare: “Da fuori sembra molto tattico, diverso da quello inglese dove si punta di più sulla velocità e l’intensità fisica. Qui c’è più strategia, e dovrò adattarmi. Ma il livello è alto, lo dimostrano le finali europee raggiunte dai club italiani”.
E il nuovo capitolo nerazzurro lo ispira: “Voglio conoscere i compagni, crescere insieme a loro, vincere. Anche a trent’anni si può sempre migliorare, e qui credo di poterlo fare”.
Infine, una descrizione del suo stile: “Sono un difensore fisico, veloce, ma anche molto calmo. Non prendo decisioni affrettate e cerco sempre di aiutare i compagni. Mi piace giocare con lucidità, senza essere troppo aggressivo”.
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