Inter, stop al maxi-turnover: contro la Lazio torneranno i titolari
Inzaghi, dopo aver fatto riposare tutti i big, ritroverà buona parte della formazione tipo, a eccezione di Lautaro e Mkhitaryan

L'Inter si prepara al rush finale, con la consapevolezza di essere tornata davvero in corsa. Sì, perché domenica prossima torna la tensione vera, quella delle grandi occasioni. Ed è un bene, anche in chiave Champions: niente rischio di rilassamento, niente testa già a Monaco. L’Inter, volente o nolente, dovrà giocarsi lo scudetto fino all’ultimo respiro dell’ultima giornata. Ma quando si giocherà, esattamente, questo atto finale? La data fa la differenza. Il match contro il Como potrebbe slittare a mercoledì o giovedì, proprio per lasciare spazio — nel caso — a un eventuale spareggio tricolore da piazzare tra domenica 25 e lunedì 26 maggio. Tradotto: Lazio e Como saranno due partite molto ravvicinate. E non si può pensare di mandare in campo due volte l’undici tipo. Niente cambia nei piani di Inzaghi. I due giorni di riposo restano confermati, si torna ad Appiano mercoledì, e anche la gestione delle rotazioni non subirà scossoni. L’idea di alternare qualche titolare c’era già, anche prima del pareggio del Napoli con il Genoa.
Capitolo infortuni: ieri Inzaghi ha frenato: “Non riavrò nessuno”. Ma è davvero così? Forse no. Lautaro e Mkhitaryan sembrano fuori causa, ma per Pavard e Frattesi resta aperto uno spiraglio, magari per la panchina. Il capitano invece punta il Como, ultima tappa prima della finale Champions: chissà se per brindare a uno scudetto insperato o solo per rimettere benzina nel motore. E Thuram? Si è scaldato tanto ma non è entrato. Contro la Lazio però ci sarà, anche solo per uno spezzone. Deve mettere minuti nelle gambe. L’unico dubbio è: da titolare o dalla panchina? Tanto più ora che Taremi comincia a far vedere di che pasta è fatto. Contro la Lazio, insomma, non ci sarà spazio per un’Inter da laboratorio come quella vista ieri. Torneranno Acerbi, almeno uno tra Dimarco e Dumfries, e molto probabilmente Barella e Calhanoglu. Il motivo? È semplice: nessuno deve perdere il ritmo gara, soprattutto chi sarà protagonista a Monaco. Sarà quella con la Lazio la giornata chiave, lo snodo cruciale del campionato. È lì che l’Inter spera nel sorpasso clamoroso, di quelli che restano nella storia. E a Como, poi, ci si prepara come due anni fa prima di Istanbul: rotazioni sì, ma con sei titolari su dieci in campo. Un copione già scritto. E se tra una rotazione e l’altra dovesse scapparci anche uno scudetto… Beh, nessuno si lamenterebbe.
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— Inter ⭐⭐ (@Inter) May 12, 2025