Bologna

Immobile: “Sogno la Nazionale e la classifica marcatori”

L'attaccante manda un messaggio a Gattuso ("voglio solo che mi valuti") e racconta tutto il suo entusiasmo per l'avventura bolognese

Immobile: “Sogno la Nazionale e la classifica marcatori”
Pubblicato:

Ciro Immobile parla con la serenità di chi ha fatto pace con il proprio percorso e con l’ambizione viva di chi non ha ancora smesso di sognare. In ritiro a Valles con il Bologna, l’ex capitano della Lazio ha rilasciato una lunga intervista, toccando temi personali, professionali e con uno sguardo ancora rivolto alla Nazionale.

Nazionale nel mirino

Il sogno di tornare a indossare la maglia azzurra resta vivo:
Gattuso? Non l’ho ancora sentito. Ma non deve chiamarmi: deve solo valutare se sto bene fisicamente, se segno e se posso essere utile alla Nazionale”, ha detto con la consueta schiettezza. E tra gli obiettivi personali, il richiamo all’Italia è sempre presente:

Voglio confermare il Bologna in Europa, significherebbe fare una stagione importante, da 65 punti o più. Poi segnare tanti gol, tornare in Nazionale e magari vincere la classifica marcatori. Se succede, al Mondiale ci vado per forza (ride, ndr)”.

L’eredità della Lazio

Il ritorno in biancoceleste? Una possibilità che non è mai esistita.
“No, non c’è stata. Con la Lazio ho condiviso qualcosa di straordinario. Roma e i suoi tifosi mi hanno dato tanto. Sono ricordi indelebili, che porterò sempre con me”, ha ribadito con tono affettuoso, senza spazio per polemiche o nostalgie.

L’entusiasmo del Bologna

I primi giorni al Bologna sono stati illuminanti. Immobile ha ritrovato lo spirito giusto e una squadra che crede nel lavoro.
È stato un inizio forte, pieno di entusiasmo e questo è contagioso”, ha spiegato.

Sull’esperienza in Turchia, conclusa con 20 gol e un trofeo, ha ammesso:
È stata un’avventura importante, anche se la seconda parte della stagione non è stata semplice fisicamente. Ma ne è valsa la pena”. Ora però l’attenzione è tutta sul nuovo presente: “Ho ricominciato con l’entusiasmo di un ragazzino”.

Il rapporto con Italiano

Il dialogo con il nuovo tecnico è stato subito chiaro e produttivo.
“Italiano? Una persona sincera. Sin dai primi contatti ha voluto essere trasparente, anche sulle sue preoccupazioni. Non tecniche, ma di gestione: ha un gruppo forte, coeso, e temeva che la mia esperienza potesse creare qualche disequilibrio. Mi ha fatto piacere partire da lì, dalle difficoltà. Ci siamo portati avanti, e questo per me è un grande segnale di maturità”.