Chiuso il mercato, alla Continassa è tempo di bilanci. Il ds Comolli ha consegnato a Igor Tudor un pacchetto offensivo rinnovato e profondo, frutto di un’estate intensa che ha visto sfumare il ritorno di Kolo Muani e salutare Nico Gonzalez, ma che nel finale ha portato due pedine nuove e preziose: Lois Openda ed Edon Zhegrova. Rinforzi che ampliano le scelte del tecnico croato, chiamato ora a ridisegnare gerarchie e soluzioni nel reparto più atteso: l’attacco.
Il modulo di riferimento resta il 3-4-2-1, ma davanti la concorrenza è serrata. Sei uomini per tre maglie da titolare: un lusso, ma anche un rebus. Al momento, il trio composto da Jonathan David al centro, Kenan Yildiz e Francisco Conceiçao alle spalle sembra avere qualche passo di vantaggio. Ma pensare a Vlahovic, Openda e Zhegrova come “riserve” sarebbe un errore. Anzi.
David parte favorito come centravanti, complice la fiducia di Tudor e un’estate convincente, ma Vlahovic resta un’arma pesante in zona gol e non va sottovalutato, nonostante la questione contrattuale aperta. Anche Openda, duttile e veloce, potrebbe essere adattato da “falso nove” per cambiare volto all’attacco: più movimento, più profondità, più capacità di attaccare lo spazio. Una soluzione che il tecnico ha già in mente, soprattutto in caso di attacco a due.
Sulla trequarti, Yildiz e Conceiçao hanno conquistato i gradi di titolari, ma Zhegrova rappresenta l’incognita affascinante. Reduce da un lungo stop, il kosovaro sta lavorando per recuperare la condizione: una volta pronto, potrà giocare sia a destra al posto del portoghese, sia a sinistra per dare respiro al turco. Non solo: in caso di cambio modulo verso il tridente, l’ex Lille può anche allargarsi in fascia pura.
Insomma, in casa Juve è iniziato il valzer degli attaccanti. Tudor ha tante carte da giocare, e il vero compito sarà mescolare talento, fisicità e fantasia senza perdere equilibrio. Una sfida intrigante, che potrebbe trasformare il nuovo reparto offensivo bianconero in un’arma letale.