Corsa Champions

Il Milan non molla il sogno Champions

I rossoneri di Conceiçao tornano sperare nel quarto posto grazie alla vittoria sul Como e alla frenata delle avversarie

Il Milan non molla il sogno Champions
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Sergio Conceiçao e il Milan non mollano. Né quando vanno sotto nel risultato, né ora che vogliono cercare di risalire in classifica per entrare nelle prossime competizioni europee. Il fine settimana ha dato una mano al tecnico portoghese e al Diavolo: seconda (sofferta) vittoria consecutiva in campionato e distanza dal quarto posto ridotta a sei punti. Solo otto giorni fa erano ben undici… I rossoneri restano noni, ma lo spirito è cambiato e la voglia di rimonta è palpabile. Lo si percepisce anche nei dettagli, come quella foto scattata nello spogliatoio, con tutti i giocatori festanti. Non è una consuetudine, ma un’immagine che viene catturata solo in caso di successi significativi. Quello contro il Como è considerato tale per come è arrivato e per la reazione avuta nel momento di massimo sconforto. I calciatori lo vedono come un risultato frutto dell’unità e della compattezza del gruppo. Se questo sarà davvero il punto di svolta della stagione, lo scopriremo dopo la pausa, nella trasferta decisiva di Napoli. Di certo, il Milan ora si sente un po’… “solo contro tutti”, anche perché l’atmosfera a San Siro sabato non è stata delle migliori. E questo clima da… assedio ha portato all’ennesima rimonta.

Con Conceiçao, partire male, recuperare e festeggiare dopo il fischio finale sta diventando quasi una costante. Sabato è stato il sesto caso da quando il tecnico portoghese è alla guida. La doppia rimonta contro Juve e Inter nelle Final Four di Coppa Italia era stata una sorta di anticipo di ciò che sarebbe poi successo in campionato, con altre quattro rimonte, contro Parma, Lecce e Como, sia all’andata che al ritorno. Troppo per essere considerato un caso. Si può discutere sull’approccio sbagliato della squadra agli incontri, su un’attenzione difensiva non sempre sufficiente per evitare di andare sotto, ma è indubbio che questo Milan sa come ribaltare le partite. Anche nel finale, quando ha giocato peggio rispetto agli avversari. Sotto l’aspetto della determinazione e della volontà di non mollare mai, il gruppo sta assorbendo il dna di Conceiçao, che in queste rimonte ha messo tanto del suo. Non solo in termini di motivazione, ma anche con mosse tattiche azzeccate: sabato ha inserito Fofana e Abraham, che si sono rivelati decisivi, a Lecce ha puntato su Leao, che ha cambiato la partita passando dal 0-2 al 3-2, contro il Parma ha scelto Chukwueze, autore del 3-2, mentre in Supercoppa ha superato l’Inter grazie ai subentri di Leao e Abraham. Con questo spirito, il Milan può ancora sperare in un posto nelle prossime Coppe europee. Magari in Champions

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