Giampaolo carica il Lecce: domani arriva il Como
Giampaolo ha parlato in conferenza stampa in vista della fondamentale sfida con il Como: i giallorossi hanno bisogno di punti per salvarsi

Giampaolo ha parlato in vista della partita di domani contro il Como. Uno dei temi affrontati è stato lo schema usato ultimamente. Il 3-4-3 visto contro la Juventus non è stata un’innovazione, ma l’adattamento di un’idea già sperimentata, mascherata da altri assetti. Lo ha spiegato l’allenatore a fine gara, chiarendo come la scelta di inserire un difensore in più fosse una risposta alle esigenze tattiche dell’avversario, senza stravolgere l’identità della squadra: "Abbiamo usato il 3-4-3 con la Juventus perché lo abbiamo fatto altre volte sotto mentite spoglie. Spesso quando c’è Helgason c’è il Ramadani o il Coulibaly di turno a fare il lavoro di Gaby Jean. Stavolta per evitare scalate ho inserito direttamente un difensore in più per specchiarsi, ma non era nulla di nuovo. Poi abbiamo subito gol, ma abbiamo comunque proseguito a giocare così, il piano non era saltato. È un lavoro che facciamo quando serve difendere in cinque, cambia poco se farlo con un difensore o un centrocampista".
Tra i protagonisti recenti c’è stato anche Jean, gettato nella mischia in emergenza e cresciuto strada facendo: “Ci dispiace perché Gaby è un ragazzo eccellente. Ci è servito buttandolo dentro dopo il ko di Gaspar, poi è migliorato di gara in gara ed è stato dignitoso. Mi dispiace molto, ha lavorato benissimo tutto questi mesi, facendo bene in tanti aspetti e magari dovendo migliorare nell’uno contro uno, dal momento che prima era abituato a giocare diversamente”.
🎙️ Mister Giampaolo presenta Lecce-Como
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Spazio anche a chi si sta guadagnando fiducia giorno dopo giorno. Tiago Gabriel si è fatto notare per il suo sangue freddo: "Di Tiago Gabriel mi piace la freddezza palla al piede, lavora bene ed il suo lo ha fatto". E anche Veiga continua a convincere: "Fa sempre meglio, mi sembra che abbia la leggerezza giusta dal punto di vista mentale ed è in una buona condizione".
Il tecnico ha poi sottolineato l’importanza delle soluzioni in corsa, come quelle adottate contro il Venezia, con l’inserimento di Berisha e Helgason: "È una soluzione cercare il filtrante con il Como. Lo abbiamo visto quando eravamo sotto con il Venezia, inserendo anche Berisha con Helgason perché avevamo bisogno di alcune cose. Abbiamo ali o centrocampisti con caratteristiche diverse, alcuni più difensivi altri più offensivi. Cosa mi aspetto dalla gara? Come si evolverà? 95 minuti sono lunghi ed in base a queste domande devo fare certe scelte. Dovremo essere bravi a non farci togliere la fiducia”.
Infine, un passaggio su Rebic e sulla difficoltà di interpretare sempre le prestazioni con un solo metro di giudizio: "Non so cosa significhi essere arrabbiati e vogliosi. A volte semplicemente l’avversario non ti permette di importi, a volte riesci a reagire, a volte la reazione è sterile ma non per mancanza di voglia. Anche perché, ripeto, l’avversario può non darti l’opportunità di reagire. Alla squadra dico sempre di non dare la possibilità di rialzare la testa all’avversario. Non è tutto razionale, a volte basta un episodio per riaccendersi com’è stato con Baschirotto, Rebic o N’Dri con la Juventus”.