L’Associazione Centro di Coordinamento Viola Club, che riunisce il maggior numero di tifosi della Fiorentina, ha ufficialmente rotto con la società guidata dalla famiglia Commisso. In un comunicato molto chiaro e diretto, i rappresentanti dei club hanno dichiarato: “Non ci riconosciamo più in questa proprietà e le nostre strade si dividono. Continueremo comunque a essere tifosi della Fiorentina e lotteremo affinché lo spettro dei Cosmos smetta di aleggiare su Firenze”.
La nota nasce dalla volontà di informare i tifosi organizzati sul punto di vista dei club, senza però suggerire soluzioni alla crisi che attraversa la squadra. “Non è nostro compito indicare strategie per affrontare quella che appare come una caduta libera senza paracadute. Siamo tifosi, e possiamo segnalare quella che negli ultimi anni è parsa una deriva evidente da parte della società, arroccata nel bellissimo e costosissimo Viola Park”, si legge nel comunicato.
I club denunciano come elementi fondamentali per l’identità della squadra e il senso di appartenenza siano stati messi da parte. “L’ostentata indifferenza verso l’Associazione e i Viola Club è la dimostrazione più plastica di questa distanza. Senza dimenticare la maglia ‘arancione’ di ieri, percepita come l’ultimo sfregio a Firenze e ai tifosi viola”, aggiungono.
Il comunicato esprime poi tutto il senso di preoccupazione che serpeggia tra i tifosi. “Registriamo smarrimento e disorientamento in tutto il mondo viola. Temiamo la Serie B, proprio nell’anno del Centenario. La squadra ha raccolto solo 6 punti sui 45 disponibili: una miseria. L’eventuale retrocessione sarebbe una macchia indelebile per calciatori, staff e dirigenti. Vergognatevi!”, si legge.
Infine, l’Associazione attacca direttamente la dirigenza. “Dall’intervista del presidente Commisso speravamo di trovare segnali di soluzione, invece la paura di retrocedere è aumentata. Sembra vivere in un mondo parallelo, lontano dalla realtà. Non abbiamo condiviso nulla di quanto dichiarato. Ci attendevamo ben altro: pensavamo di intraprendere con questa proprietà un percorso diverso dall’aver lottato per non retrocedere 3 anni su 7, raggiungendo come massimo risultato un 6° posto”, conclude il comunicato.