Sprofondo viola

Fiorentina, può saltare Vanoli: il ritorno di Pioli tra le ipotesi

La Fiorentina sta valutando l'ennesima rivoluzione in panchina: tra i nomi al vaglio anche il clamoroso ritorno di Pioli ancora a libro paga.

Fiorentina, può saltare Vanoli: il ritorno di Pioli tra le ipotesi

A Firenze si respira aria di rivoluzione. La sconfitta casalinga contro l’Hellas Verona, la nona in appena quindici giornate di Serie A, ha fatto scattare l’allarme rosso in casa Fiorentina. La dirigenza viola, con la classifica che piange e la zona retrocessione che si fa sempre più vicina, si interroga sulle mosse da intraprendere per evitare un epilogo che, a questo punto, sembra essere quasi inevitabile senza un’inversione di rotta immediata.

La situazione è precipitata a tal punto che, proprio in queste ore, è in corso una riunione fiume al Viola Park, un summit cruciale dove la posizione del tecnico Paolo Vanoli è finita sotto la lente d’ingrandimento. Nel frattempo, la società ha già preso una decisione drastica: la squadra è stata spedita in ritiro a tempo indeterminato a partire da ieri sera, un provvedimento che sa di ultima spiaggia, nella speranza di scuotere l’ambiente e ottenere un cambio di passo già dalla prossima, delicatissima, sfida interna contro l’Udinese, una squadra galvanizzata dalla recente vittoria contro il Napoli.
Non sono solo i calciatori a essere finiti nel mirino della critica.

Anche l’operato di Paolo Vanoli, arrivato da poco sulla panchina gigliata, è oggetto di discussione. Il suo bilancio parziale è impietoso: in cinque partite alla guida della Fiorentina, l’ex allenatore del Torino ha racimolato la miseria di due punti, incassando ben tre sconfitte consecutive nelle ultime tre uscite stagionali.

Oltre ai numeri, a Vanoli viene imputata una certa rigidità tattica, in particolare la riluttanza a passare da una difesa a tre a un assetto a quattro, una mossa che molti addetti ai lavori invocano da tempo. Il tecnico, tuttavia, ha recentemente smorzato le polemiche, sostenendo che in questo momento la tattica è secondaria rispetto a un problema più profondo: “trovare il click nella testa dei suoi calciatori”. Un “click” che, ironia della sorte, sembra essere arrivato solo in Conference League con la vittoria sulla Dinamo Kiev, ma che è rimasto lettera morta per quanto riguarda il campionato.

L’aria che tira al Viola Park è quella che precede la tempesta. In attesa di capire quale sarà il destino di Vanoli, il cui tempo sembra essere contato, hanno già iniziato a circolare i nomi dei possibili sostituti. Se l’esonero dovesse concretizzarsi, si tratterebbe del terzo allenatore stagionale, un segnale evidente di una gestione travagliata. Nella lista del presidente Commisso, con una mossa che avrebbe del clamoroso, sarebbe spuntato il nome di Stefano Pioli, legato alla società da un contratto fino al 2028 e reduce da un esonero fresco di poche settimane.

Un ritorno che avrebbe il sapore della minestra riscaldata ma che, in situazioni di emergenza, potrebbe essere preso in considerazione. Tra le altre opzioni ci sono Davide Ballardini e Carmine Gautieri, entrambi notati ieri sera al Franchi, e Giuseppe Iachini, già autore di una salvezza in passato sotto l’attuale gestione societaria.

Non va dimenticato, infine, Daniele Galloppa, attuale tecnico della Primavera, che ha già avuto un assaggio della prima squadra in Conference League prima dell’arrivo di Vanoli. Per l’ex allenatore del Torino, il verdetto sembra ormai scritto: solamente una vittoria contro l’Udinese, ammesso che sieda ancora in panchina per quella partita, potrebbe rilanciare le sue ambizioni in riva all’Arno. In caso contrario, l’esonero è la soluzione più probabile per una Fiorentina in caduta libera.