Sprofondo viola

Dzeko-Curva: un dialogo che può portare a squalifiche

Edin Dzeko con la squadra sotto il settore ospiti al termine della partita: rischio multa e squalifica per una o più giornate.

Dzeko-Curva: un dialogo che può portare a squalifiche

La serata di Bergamo ha lasciato strascichi pesanti in casa Fiorentina, non soltanto per la sconfitta contro l’Atalanta ma anche per ciò che è accaduto dopo il triplice fischio. La squadra, scossa dall’ennesimo passo falso, si è diretta verso il settore ospiti per confrontarsi con i tifosi arrivati fino al Gewiss Stadium. Un momento teso, carico di aspettative e di frustrazione, in cui Edin Dzeko si è messo in prima linea. L’attaccante bosniaco, uno dei leader dello spogliatoio, ha preso il megafono rivolgendosi direttamente ai sostenitori viola per chiedere compattezza e sostegno in un periodo particolarmente complicato. Un gesto forte, che da un lato ha mostrato la volontà del gruppo di assumersi responsabilità, ma che dall’altro ha acceso un immediato dibattito regolamentare.

Il comportamento di Dzeko, infatti, rientra in una zona grigia del Codice di Giustizia Sportiva. L’articolo 25, comma 9, stabilisce che “Durante le gare o in situazioni collegate allo svolgimento della loro attività, ai tesserati è fatto divieto di avere interlocuzioni con i sostenitori o di sottostare a manifestazioni e comportamenti degli stessi che costituiscano forme di intimidazione, determinino offesa, denigrazione, insulto per la persona o comunque violino la dignità umana”. Una formula che non vieta in modo assoluto il dialogo tra giocatori e tifosi, ma che richiede particolare attenzione alle modalità e al contesto. Ed è proprio su questo che si concentra ora l’analisi degli organi federali.

Il procuratore Giuseppe Chinè attende la relazione dei suoi ispettori presenti allo stadio per valutare se aprire o meno un procedimento. Gli elementi da considerare riguardano tanto il comportamento di Dzeko quanto quello del settore ospiti: se l’iniziativa del bosniaco sarà interpretata come un semplice tentativo di responsabilizzazione e non come un cedimento a pressioni o intimidazioni, il caso potrebbe chiudersi senza conseguenze. In caso contrario, il rischio è concreto. Le sanzioni previste vanno dalla squalifica per una o più giornate a una multa fino a 20 mila euro.

Il momento della Fiorentina resta comunque delicato. La squadra fatica a trovare continuità, la classifica si complica e la tensione cresce. Il confronto con i tifosi rappresenta la fotografia di un ambiente che chiede una reazione immediata, un cambio di passo che possa rimettere in carreggiata una stagione finora segnata da troppi inciampi. Dzeko, con il suo gesto, ha voluto dimostrare vicinanza e responsabilità, nella speranza che la frattura non diventi insanabile. Adesso, però, la parola passa alla Procura Federale, chiamata a stabilire se quel megafono rientri nei limiti consentiti o se debba trasformarsi in un caso disciplinare.