Roma

Dovbyk, dalla bocciatura alla rinascita: ora Gasp lo vede titolare

L'attaccante ucraino sembrava fuori dai piani della Roma, ma il gol al Verona può cambiare le gerarchie in attacco.

Dovbyk, dalla bocciatura alla rinascita: ora Gasp lo vede titolare

A distanza di poco più di due settimane, il vento è cambiato. L’anonimo Dovbyk delle prime giornate ha iniziato a dare segnali di risveglio: prima qualche sprazzo nel derby, poi la buona prestazione a Nizza in Europa League e infine la giornata decisiva contro il Verona, con il primo gol stagionale e un rendimento finalmente più vicino alle richieste di Gasperini. Il colpo di testa che ha sbloccato la gara al Bentegodi non vale solo tre punti, ma potrebbe trasformarsi in un momento di svolta personale.

Non siamo ancora davanti a un giocatore “formato” secondo i canoni di un allenatore esigente come Gasp: Dovbyk deve migliorare nella partecipazione al pressing e nei movimenti spalle alla porta, ma qualche progresso si è visto. L’ucraino ha iniziato a lavorare meglio per la squadra, ha fornito un paio di assist ai compagni e, soprattutto, ha mostrato la cattiveria giusta in area, quella che era mancata finora.

Le gerarchie offensive, così, rischiano di essere riscritte. Lewis Ferguson, che nelle prime giornate era parso più integrato nel sistema e più continuo nel gioco, non è riuscito però a trovare il gol, elemento sempre decisivo per un attaccante. Dovbyk invece si è sbloccato e, si sa, le reti cambiano la percezione e la fiducia di un tecnico.

Gasperini potrebbe dunque ripartire dall’ucraino nelle prossime uscite, dandogli continuità e fiducia in un reparto che finora ha segnato appena cinque gol in cinque partite: un bottino troppo scarno per una squadra che punta in alto. Il messaggio è chiaro: chi segna, gioca. E Dovbyk ora vuole tenersi stretto il posto.