Il destino ha un modo curioso di chiudere cerchi e scrivere storie. Per Daniele De Rossi, domenica potrebbe essere il giorno in cui un capitolo passato si intreccia con uno nuovo, proprio sotto i riflettori di Marassi. È lì, infatti, che lasciò la panchina della Roma in seguito all’espulsione negli ultimi minuti di un Genoa-Roma della scorsa stagione, correndo fuori dal campo senza sapere che quella sarebbe stata la sua ultima volta come allenatore giallorosso. Pochi giorni dopo arrivò l’esonero e l’inaspettato arrivo di Ivan Juric, e ora, a distanza di mesi, De Rossi potrebbe tornare nello stesso tunnel, ma questa volta come tecnico del Genoa. Un piccolo scherzo del destino, che trasforma una corsa rabbiosa in un ponte verso il futuro.
Il presente del Genoa, però, è tutt’altro che roseo. La squadra ligure è ultima in classifica con appena tre punti e naviga in acque turbolente, tra una crisi di risultati e una gestione societaria ancora confusa. L’esonero di Vieira e la nomina di Diego Lopez come nuovo Chief of Football hanno aperto la strada alla ricerca di un allenatore capace di risollevare le sorti dei rossoblù. In questo contesto, la candidatura di De Rossi ha preso rapidamente consistenza fino a diventare concreta, con contatti che potrebbero sfociare in un accordo imminente. In parallelo, il club ha sondato anche Paolo Vanoli, la cui posizione però appare più defilata al momento, lasciando la sensazione che De Rossi sia in vantaggio per la panchina.
È un intreccio di destini e coincidenze quello che lega De Rossi e Vanoli, candidati non solo per il Genoa ma anche per la panchina della Fiorentina. Una sorta di duello a distanza che rischia di trasformarsi in un confronto diretto già sul campo: il calendario di Serie A mette di fronte Genoa e Fiorentina proprio domenica prossima. Così, il ritorno di De Rossi a Marassi potrebbe avere un sapore speciale, non solo per l’esordio come tecnico rossoblù, ma anche per il fatto di ritrovare Vanoli sulla panchina avversaria, in uno scenario che sembra scritto apposta dal fato.
L’attesa è tutta per la definizione dell’accordo con il Genoa, un passo che aprirebbe a De Rossi una nuova esperienza in panchina e un ritorno in campo in circostanze tanto simboliche quanto suggestive. La sfida di domenica non sarà quindi una semplice partita di campionato: rappresenterà la possibilità di ricomporre un legame con Marassi, di scrivere un nuovo capitolo dopo la parentesi romana e di lanciarsi in una stagione che, se gestita con lucidità, potrebbe segnare l’inizio di una rinascita personale e di squadra.
In attesa della firma e dell’ufficialità, il ritorno di De Rossi al Genoa appare sempre più probabile, con la città, i tifosi e il mondo del calcio pronti a osservare come un simbolo della Roma possa diventare il faro di una squadra in cerca di identità. Le coincidenze, in fondo, non si fermano mai: la corsa verso l’uscita di Marassi della passata stagione si trasformerà in un ingresso sotto lo stesso tunnel, stavolta con il compito di guidare e motivare un Genoa affamato di punti, con lo sguardo rivolto non solo alla salvezza, ma anche a un derby personale e simbolico contro Vanoli e la Fiorentina.