Aurelio De Laurentiis torna a parlare — e quando lo fa, lo fa da protagonista. Nel momento più delicato della stagione del Napoli, scosso dalla sconfitta di Bologna e dalle parole dure di Antonio Conte, il presidente azzurro ha deciso di intervenire pubblicamente per riportare calma e chiudere sul nascere qualsiasi voce di crisi.
“Le dimissioni di Conte? Solo favole”
Attraverso un post pubblicato sul suo profilo X, De Laurentiis ha smentito in maniera netta le indiscrezioni circolate nelle ultime ore:
“Leggo sul web la favola delle dimissioni di Conte. Io amo molto i social perché sono un modo contemporaneo e veloce di far viaggiare i pensieri. Ma voi sapete che i pensieri non sono sempre giusti o condivisibili”.
Un incipit diretto, con il tono deciso di chi vuole ristabilire ordine e controllo dopo giorni di tensione.
“Tra me e Conte c’è una sintonia speciale”
Poi, il presidente entra nel merito, sottolineando il legame personale e professionale con il tecnico:
“Tra me e Conte esiste da sempre una sintonia speciale che accomuna uomini che usano le tre C… che piacciono molto ai napoletani e non solo. Ai tifosi che hanno letto qualche stupidaggine dico: sono orgoglioso di avere al mio fianco e al fianco del Napoli un uomo vero come Antonio Conte, capace di sacrificare ogni secondo della sua vita per la sua professione, con estrema generosità e dedizione”.
Un messaggio inequivocabile che non lascia spazio a interpretazioni: De Laurentiis è totalmente schierato con Conte.
Crisi respinta, ma la tensione resta
Con queste parole, il presidente azzurro ha di fatto blindato la panchina del tecnico salentino, allontanando qualsiasi ipotesi di separazione. Una mossa forte, necessaria per rasserenare un ambiente agitato dopo le parole al vetriolo di Conte a Bologna e le successive indiscrezioni su presunti malumori nello spogliatoio.
Il Napoli, però, resta nel pieno di una fase complicata: cinque sconfitte stagionali, gioco poco brillante e un clima interno da ricompattare.
L’intervento di De Laurentiis serve a ribadire una linea chiara — unità e fiducia nel progetto Conte — ma allo stesso tempo suona come un avviso alla squadra: l’allenatore non si tocca, ora tocca ai giocatori dare risposte sul campo.