Contestazione a Casa Milan: cori su Cardinale, Furlani e Scaroni
Tremila tifosi presenti sotto la sede del club per manifestare il proprio dissenso contro la dirigenza. Tanti anche i canti pro Maldini

La contestazione è servita. È arrivato il giorno di Milan-Monza, ma questa volta il match non si gioca solo sul prato verde di San Siro. A prendersi la scena, fin dalle prime ore del mattino, sarà la protesta rovente della Curva Sud, pronta a farsi sentire con forza contro la proprietà RedBird dopo una stagione che ha lasciato più amarezze che sorrisi.
Sì, in bacheca c’è la Supercoppa Italiana, ma sono troppe le ombre che pesano sul bilancio rossonero: una finale di Coppa Italia persa, un campionato da dimenticare (il peggiore degli ultimi dieci anni) e una distanza sempre più netta tra squadra e tifoseria. E così, i ragazzi di Conceiçao proveranno a chiudere l’annata con dignità, ma la vera partita sarà fuori dallo stadio.
Il piano della protesta: dalla techno alla marcia su San Siro
Tutto comincerà a Casa Milan, dove la tifoseria organizzata ha dato appuntamento a tutti i milanisti per un presidio compatto, ma civile. Niente caos, niente eccessi: solo contestazione. L’area attorno allo store e al bar resterà sgombra, mentre nella piazza rimbalzeranno i bassi di un evento techno che, per l’occasione, si fermerà durante gli interventi dei tifosi. Terminata la prima fase della protesta, partirà un corteo a piedi verso lo stadio Meazza, guidato da uno striscione simbolo della contestazione. Durante il cammino, cori e canti per tenere alto l’orgoglio rossonero, quello autentico, quello che nasce dal cuore della Curva.
A San Siro, l’atto finale
Alle 19:45 in punto, ingresso in curva. Nessuno prima, tutti insieme. Poi, il momento più forte e simbolico: al 15° minuto di gioco, la Curva Sud lascerà lo stadio in silenzio, con un messaggio che non lascia spazio a interpretazioni: “Lasciamoli soli con i loro turisti, i loro clienti e la loro vergogna.”
Un gesto pacifico, ma potente, per mandare un segnale chiaro a chi guida il club: il Milan non è solo un business, è una fede.
Il messaggio della Curva Sud
“Dobbiamo remare nella stessa direzione”, scrivono i tifosi nel comunicato ufficiale. “Non diamo motivi per deviare l’attenzione. Saremo uniti, responsabili, impeccabili. Oggi si parla solo del Milan, del nostro Milan.” E, infine, l’appello: “Non costringiamo nessuno, ma invitiamo tutti a uscire al 15° minuto. Per dare un segnale forte, tutti insieme.”