Verso Roma-Napoli

Conte sfida Gasperini per la svolta definitiva

Il confronto di domani pesa sulla crescita degli azzurri: nuova identità, nuove soluzioni, stessi obiettivi

Conte sfida Gasperini per la svolta definitiva

Ci sono momenti in cui una squadra smette di subire le difficoltà e comincia a usarle come carburante. Il Napoli di Antonio Conte sembra essere arrivato proprio a quel punto: trasformare le emergenze in opportunità, i limiti in nuove strade da percorrere. E nella sfida contro la Roma, il tecnico azzurro è pronto a misurarsi ancora una volta con i meccanismi rodati di Gasperini, maestro nel mettere a nudo le certezze degli avversari.

La passata stagione fu proprio l’Atalanta a esporre, al Maradona, tutte le fragilità di un Napoli ancora in cerca di identità: duelli a tutto campo, pressione feroce, ripartenze chirurgiche. Lo 0-3 firmato Gasp fu uno schiaffo, ma anche una benedizione: Conte capì quanto lavoro ci fosse da fare e proprio da lì cominciò la scalata, mattone dopo mattone.

Certezze ritrovate

Al ritorno, Conte ribaltò l’aggressività di Gasperini senza stravolgere il proprio sistema: chiese ai suoi di cambiare continuamente posizione, di non offrire punti di riferimento, di muoversi a onde. Un piano eseguito alla perfezione grazie al moto perpetuo di Neres, Politano e Anguissa, capaci di aprire corridoi nascosti con movimenti intelligenti e qualità negli ultimi metri.

La Roma di oggi non è ancora la macchina oliata dell’Atalanta al nono anno di gestione, ma ha tratti gasperiniani e una solidità che ricorda il primo Napoli contiano. Miglior difesa, primo posto: non è un caso. Conte lo sa e per questo ci si può aspettare ancora qualcosa di inatteso.

Una nuova via

Dopo il caos post-Bologna, il Napoli ha ritrovato anima e disciplina. Il nuovo assetto — difesa a tre con Beukema, Rrahmani e Buongiorno, e fasce coperte da terzini tecnici — ha ridato stabilità. Ma la vera rivoluzione è davanti: Neres e Lang finalmente liberi di creare, dribblare, osare. Meno costretti ai ripiegamenti, più focalizzati sull’inventare.

Il 3-4-2-1, nato per tamponare l’emergenza, ha ridato al Napoli un’identità precisa: due vittorie consecutive, convincenti e pesanti, tengono vive le ambizioni in Italia e in Europa. Gli azzurri sono vivi, ritrovati, con quel cuore che Conte aveva invocato.

Oltre i limiti

Ora tocca ancora a Conte trovare un’altra mossa inattesa. La sfida con la Roma non decide lo scudetto, ma pesa: definisce gerarchie e dà valore alla classifica. L’emergenza continua, ma per Conte non è un problema: è un terreno fertile.

Il dubbio riguarda l’assetto offensivo: Lang o Politano? Oppure entrambi, accanto a Neres, per un Napoli completamente votato alla fantasia?

Conte pensa, studia, prepara la sorpresa, Gasperini è avvisato.