Conte: "A Napoli vogliono vincere, ma non so se ci sono i mezzi"
Il tecnico ha sottolineato come la sua permanenza sulla panchina azzurra sia legata soprattutto alle ambizioni della società

Antonio Conte si è presentato ai microfoni dopo la preziosa vittoria ottenuta sul campo del Monza, con il consueto mix di lucidità e passione. L’allenatore azzurro, incalzato su una domanda legata al proprio futuro, ha aperto uno spiraglio importante, chiarendo alcuni aspetti della sua posizione e del suo rapporto con l’ambiente napoletano: “A Napoli mi sono integrato benissimo, così come la mia famiglia. Ci vivo benissimo, sto benissimo. Si mangia alla grande, c’è sempre il sole, i tifosi ti fanno sentire partecipe. Dobbiamo vivere il presente, sapendo che da parte mia ci sono tutte queste situazioni favorevoli.”
Una dichiarazione che conferma quanto Conte si sia calato con entusiasmo nella realtà partenopea, nonostante le inevitabili pressioni e aspettative che accompagnano la guida tecnica di un club così passionale. E proprio a proposito delle ambizioni, il tecnico salentino aggiunge un passaggio significativo, che aiuta a comprendere meglio il suo punto di vista e le sue recenti affermazioni: “La gente vuole vincere, ha ambizione – prosegue Conte – e quindi c’è grande apertura da parte mia sotto tutti i punti di vista, poi bisognerà vedere la realtà quale sarà. Grande apertura perché, ripeto, a Napoli sto bene. Ho trovato una piazza che mi dà emozione e questo è molto importante.”
⏹️ Full time: #MonzaNapoli 0-1
💙 #ForzaNapoliSempre pic.twitter.com/Cq9j3LcX5M
— Official SSC Napoli (@sscnapoli) April 19, 2025
Parole che lasciano intendere come il legame tra Conte e la città sia forte, ma che allo stesso tempo sottolineano la necessità di avere un progetto tecnico e societario solido, all’altezza delle aspettative: “Io comunque porto aspettative. Chi prende Conte dice ‘O arriva primo o secondo’, anche se l’anno prima arrivi decimo. Non basta lottare per arrivare in Europa, crescono ambizioni e aspettative. Io mi metto a capo e posso fare da garante su tutto, però non sono stupido, se non ci sono i mezzi necessari per fare questo.” Una riflessione schietta, in perfetto stile Conte, che suona quasi come un invito alla società: per trattenere un allenatore del suo calibro serve una visione chiara, investimenti coerenti e, soprattutto, una strategia vincente. La palla, ora, passa anche alla dirigenza.