Le parole

Conceiçao ringhia: "Come ci si rialza? Vincendo!"

Le dichiarazioni di Conceiçao alla vigilia di Milan-Lazio

Conceiçao ringhia: "Come ci si rialza? Vincendo!"
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Alla vigilia di Milan-Lazio, forse l'ultima recondita speranza per il Milan di arrivare in Champions League, l'allenatore portoghese, ex giocatore biancoceleste, ha parlato nel consueto appuntamento pre-partita. Ecco di seguito la conferenza live.

Come ci si rialza, come si reagisce?
Vincere, vincere, vincere. È quello che vogliamo. Sappiamo la responsabilità del momento. Sappiamo quello che è successo per errori nostri o per errori di qualcuno che non possiamo controllare e dobbiamo lavorare su quello che controlliamo. Non possiamo aggrapparci alle piccole sfortune, la vita è così.

I ragazzi hanno il fuoco dentro che hai lei? La squadra ci crede come ci crede lei?
Questo è il mio lavoro e quello del mio staff. Un titolo lo abbiamo conquistato, possiamo anche svalorizzarlo, ma un titolo è importante. Possiamo vincere la Coppa Italia. Poi ci sono dodici partite da giocare. Dobbiamo avere questa mentalità al cento per cento. Questi cicli passeranno con il lavoro.

Perché la squadra non ha assorbito il suo orgoglio?
Questo è il mio compito, ho vinto da allenatore e giocatore. Sono passati 13 anni per arrivare in Italia da allenatore, era un sogno per me e adesso metto tutto quello che ho dentro in questa squadra storica. Ma erano altri tempi, quando il Milan puntava a vincere la Champions e la vinceva, con altri giocatori e con un altro ambiente. Ma la fame dei tifosi è sempre la stessa.

I giocatori condividono questo suo pensiero?
Ogni giocatore ha il suo carattere. Una persona che non parla tanta e non da questo messaggio a livello personale non è che non ha voglia di vincere. Tutti qui abbiamo voglia di vincere altrimenti saremmo dei masochisti.

I ragazzi la seguono? La preparazione in vista della gara di domani. 
So che non vedete, non è il vostro compito, rispetto molto i giornalisti che hanno opinioni vere. Ho visto cose positive nel primo tempo di Bologna. Abbiamo preso un gol in cui c'è un fallo. Non dobbiamo aggrapparci a questo, ma dopo questo errore dell'arbitro non siamo stati all'altezza. Abbiamo bisogno di più leggerezza ed equilibrio a livello mentale. Poi in un episodio semplice, la palla era fuori. Il giocatore doveva stare più attento sulla rimessa laterale, l'altro doveva essere più attento in area. Lavoriamo sugli episodi che controlliamo e su quelli che non controlliamo dobbiamo essere forti.

Sergio Conceiçao, allenatore Milan

Cosa manca per rivedere in campo lo spirito visto a Riad? Si era visto il Milan di Conceiçao, in campionato no. Tutti stanno dando il 100%?
Loro devono dare il 150% perché il 100% a volte non basta.

Il momento di Reijnders e Pulisic, ad inizio anni i migliori della squadra. 
Reijnders ha fatto anche gol a Torino, lui è molto presente nella costruzione. Tutti possono dare di più. Pulisic da un mese ha un piccolo problema fisico che dobbiamo gestire. Non mi piace parlare dei singoli.

Il rendimento di Joao Felix.
Lui tra le linee è molto bravo, secondo me a volte con la voglia di toccare il pallone tante volte si sposta in zone in cui non deve, perchè alla fine abbiamo bisogno di una seconda punta e non di un centrocampista difensivo. Deve essere più decisivo perché ha la qualità per esserlo durante la partita, deve fare la differenza negli ultimi 30 metri.

Cosa non sei riuscito a trasmettere oggi rispetto a quando sei subentrato in Francia al Nantes?
Qua è diverso, squadre e paese diversi.

Che partita si aspetta domani contro la Lazio, squadra che per lei ha rappresentato tanto?
Ho bei ricordi, ringrazio tutti quelli che mi hanno regalato tre anni stupendi. Ma domani sarà un avversario. Sarà una gara difficile contro una squadra davanti in classifica e che punta al quarto posto. Complimenti a Baroni per il grande lavoro che sta facendo.

Come si spiega la differenza tra la partita contro il Torino dove avete tirato tanto in porta e quella con il Bologna dove lo avete fatto molto meno?

"Sono partite diverse. Volevamo fare più tiri, sicuramente, più gol, sicuramente. Ci stiamo lavorando. Dopo la Lazio abbiamo due settimane pulite per la prima volta, alcuni giocatori lavoreranno con me su cose a cui non hanno mai lavorato. Dopo la Lazio ci sarà un altro inizio di stagione".

Vuole un gioco con più lanci lunghi?

"Leao forse non si è spiegato bene dopo il Bologna... Il gol arriva su uno dei momenti di gioco in cui avevamo palla bassa e il Bologna ci veniva a uomo: dobbiamo sfruttare lo spazio per creare l'inserimento di altri giocatori. Poi in altre situazioni chiediamo altre cose alla squadra. Sono momenti diversi su cui lavoriamo, ma non è che vogliamo giocare sempre così. Leao ha parlato in modo specifico di quel momento di gioco".

Sul modulo di gioco
Per il tempo che ho a disposizione  voglio sicuramente lavorare per giocare in un altro modo, da martedì comincerò a lavorare sul campo e non solo sulla lavagna. Lavorerò su un altro sistema senza dubbio. Nel mio passato ho giocato col 4-3-3, 4-4-2, 4-2-3-1, 3-5-2, 3-4-3, i giocatori si devono sentire a loro agio con e senza palla.

C'è una domanda che non le abbiamo fatto ma che invece avrebbe voluto ricevere?
La formazione no. La mia amarezza quando le cose non vanno bene. Non ci sto a perdere. La mia angoscia è la stessa angoscia dei tifosi.