Le parole post gara

Conceiçao: "Gli episodi ci sono girati sempre contro"

Conceiçao: "Gli episodi ci sono girati sempre contro". L'allenatore del Milan è invece rimasto sibillino sul suo futuro

Conceiçao: "Gli episodi ci sono girati sempre contro"
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La corsa all’Europa del Milan di Sergio Conceiçao si spegne nel peggiore dei modi: di nuovo all’Olimpico, di nuovo contro una rivale diretta. Dopo il colpo del Bologna in Coppa Italia che ha tolto ai rossoneri l’Europa League, arriva anche la beffa Roma, che si prende pure l’ultimo biglietto per la Conference League e lascia i rossoneri con un pugno di polvere in mano. È la seconda sconfitta in quattro giorni, ma il conto più salato è quello che pesa su un’intera stagione disastrosa.

Il Diavolo è ufficialmente fuori da tutto, inchiodato a un mesto nono posto e incapace di battere le squadre che lo precedono: appena 10 punti raccolti in 14 scontri diretti. Numeri che raccontano di un fallimento collettivo, figlio di errori a ogni livello – dirigenziale, tecnico e individuale – e di una discesa che pareva inevitabile già da settimane. Il sipario calerà con l’ultima in casa contro un Monza già retrocesso, ma la contestazione è cominciata ben prima e non accenna a fermarsi.

Nemmeno Sergio Conceiçao potrà provare a chiudere con un minimo di dignità: il tecnico portoghese, espulso nel finale, seguirà l’ultima gara dalla tribuna. La sua avventura in rossonero, segnata da tensioni e risultati altalenanti, volge al termine dopo lo smacco della Coppa Italia, che aveva già sancito la fine di un ciclo mai davvero cominciato.

"L'ambiente non era facile dopo aver perso una finale in cui ci sono stati episodi che si sono ripetuti per tutto l'anno – ha spiegato Conceiçao –. I dettagli alla fine non girano mai per noi, sono sempre negativi. O per errori nostri, o per errori degli altri".

Poi il riferimento diretto all’espulsione di Gimenez e alla direzione arbitrale: "Il Var era lo stesso della finale di Coppa Italia (Mazzoleni, Avar mercoledì e Var stavolta, ndr). Non dico che Gimenez non fosse da rosso, ma mercoledì su Gabbia era la stessa cosa. E stiamo parlando di un titolo, di una qualificazione a una coppa europea. Giocare a Roma già è difficile, dopo un'espulsione è peggio. Abbiamo cercato di dare il massimo, e su questo non ho nulla da dire. Ero fiducioso, potevamo anche vincerla, ma abbiamo preso gol su palla inattiva e non si possono prendere reti così".

Infine, uno sguardo al bilancio personale e alle prospettive: "Ognuno deve fare una valutazione sul proprio lavoro, io sono molto esigente con me stesso, valuterò tutto ciò che è stato fatto. Vorrei però dire che prima di questa partita il Milan sotto la mia gestione era da zona Champions. Sono state anche fatte cose positive, abbiamo vinto un titolo e giocato una finale dove, certamente, potevamo fare di più. E' una stagione che non va bene per un club come il Milan, ognuno deve valutare e poi occorrerà confrontarsi. Siamo qui per prenderci le nostre responsabilità. Non potrò essere in panchina contro il Monza? Mi spiace molto per i ragazzi. All'arbitro ho solo detto di rispettare i miei giocatori, il fallo su Koné dal quale arriva il secondo gol non c'era".

Le ultime parole del tecnico non cancellano la sensazione di un’occasione sprecata e di un’annata da archiviare in fretta. Ora resta solo la resa dei conti.

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