Calhanoglu riparte da Appiano: inizia la sfida per riprendersi l’Inter
Il regista turco torna al lavoro con qualche giorno d’anticipo: polpaccio da monitorare, spogliatoio da ricucire e un ruolo da riconquistare nel nuovo centrocampo di Chivu.

L’aria intorno a Hakan Calhanoglu è tornata respirabile, ma non del tutto limpida. Le parole distensive del suo agente Gordon Stipic hanno contribuito a calmare le acque, ma i veri nodi verranno sciolti a partire da questa mattina, quando il centrocampista turco sarà tra i primi a varcare i cancelli di Appiano Gentile, insieme a un ristretto gruppo di giocatori convocati in anticipo rispetto al raduno ufficiale di sabato.
Da monitorare c’è soprattutto il polpaccio, dopo l’elongazione al soleo che lo ha costretto a lasciare in anticipo gli Stati Uniti e a saltare il Mondiale per club. Un problema che richiama alla mente una stagione segnata da troppi guai fisici, da cui Calhanoglu vuole lasciarsi definitivamente alle spalle.
Ma oltre alla tenuta muscolare, sarà il momento anche per ricucire qualche strappo emotivo, a partire dal dialogo con la dirigenza e — forse — da un necessario chiarimento extra. Il turco e l’Inter, legati da un rapporto forte ma recentemente incrinato, hanno di fronte una nuova stagione da costruire insieme. Con una fame di rivincita da condividere dopo un finale shock da dimenticare.
Il nodo Lautaro
A completare il quadro, ci sarà da affrontare il tema più delicato: il rapporto con Lautaro Martinez. Il botta e risposta post-Fluminense — a colpi di dichiarazioni e post social — ha lasciato segni visibili. Il chiarimento telefonico tra i due è stato un primo passo, ma ora servirà la forza del lavoro quotidiano alla Pinetina per rimettere davvero le cose al loro posto. Perché in un’Inter che riparte con Cristian Chivu in panchina, i due sono colonne portanti: personalità forti, leader tecnici e morali. La sintonia tra loro sarà un prerequisito per il decollo della nuova stagione.
Nuovo modulo, nuova sfida
Per Calhanoglu, poi, si profila anche una sfida tecnica: Chivu sta studiando un 3-4-2-1, che cambierà il volto del centrocampo. L’ex regista nella linea a cinque sarà ora chiamato a dividere le chiavi della manovra, forse con Barella, forse con Frattesi o Zielinski, in un reparto ricco come mai prima d’ora.
La concorrenza è alta, le gerarchie sono in costruzione e Chivu appare meno rigido del suo predecessore. Toccherà a Calha dimostrare di essere ancora il faro del centrocampo nerazzurro, sul piano tecnico ma anche caratteriale. Una ripartenza che vale doppio: per lui e per l’Inter.