Calabria sogna in grande: "Champions e Coppa Italia si può"
L'ex terzino del Milan Calabria ha parlato a 'La Repubblica' confessando come l'ambiente del Bologna gli ricordi quello del Milan scudettato

Quando a Gennaio ha lasciato il Milan per abbracciare il progetto Bologna sicuramente i sentimenti che predominavano in Davide Calabria erano la delusione (per il finale di carriera in rossonero) e la curiosità nel vestire una nuova maglia dopo tanti anni a indossare solo rossonero. Oggi, nel Bologna che sogna la seconda qualificazione consecutiva in Champions League e la vittoria della Coppa Italia, Calabria c'è e può provare solo gioia ed entusiasmo. Un contratto, il suo, che a giugno scadrà ma che va verso un pronto rinnovo: " Mi trovo molto bene, ci sono tante variabili e magari una mattina sarà il presidente che dirà che non mi vuole più ma io ci sono".
In un'intervista a 'La Repubblica' l'ex terzino destro del Milan Calabria spiega il segreto del Bologna che si sta ripetendo dopo che l'annata scorsa, firmata tra gli altri da Thiago Motta, Zirkzee e Calafiori sembrava irripetibile: "Ho trovato un'atmosfera, un'alchimia, un entusiasmo e le stesse vibrazioni dello scudetto che ho vinto col Milan di Pioli. Avevo bisogno di una situazione come questa, il gruppo è top, c'è un grande allenatore, la società è organizzata e tutto funziona bene anche dietro le quinte". Poi, una precisazione: "Potevo restare al Milan, ho deciso io di venire qui: mi hanno cercato fortemente e convinto in poco tempo".
Sulla sua condizione Calabria dichiara che non è ancora al top: "Mi è servito un mese per adattarmi al sistema di gioco e ritrovare la condizione fisica perché prima avevo giocato poco. Posso dare professionalità anche fuori dal campo. Non ho ancora fatto gol o assist, quindi dico che Bologna deve ancora scoprire tanto di Calabria".
Alla domanda se il Bologna possa davvero fare doppietta qualificazione Champions-vittoria Coppa Italia Calabria risponde così: "Bisogna cavalcare l’onda, ma anche crearla. Io qualche partita l’ho fatta, qualche stadio l’ho visto, qualcosa ho vinto. Per stare in alto servono ambizione ed esperienza e non aver paura di certi palcoscenici".