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Atalanta, la nuova era di Palladino prende forma

Primo giorno a Zingonia tra firme, tattica e opportunità per i giocatori meno utilizzati

Atalanta, la nuova era di Palladino prende forma

La prima giornata di Raffaele Palladino come allenatore dell’Atalanta è stata intensa e lunga. Dal mattino fino a oltre le 19 a Zingonia, il tecnico è rimasto nel centro sportivo insieme all’ad Luca Percassi, al ds Tony D’Amico e alle principali figure societarie con cui lavorerà. «Sono felice» ha commentato all’uscita, suggellando l’inizio della sua nuova avventura.

Il comunicato ufficiale che ha sancito l’inizio dell’era Palladino è arrivato nel primo pomeriggio, dopo la firma del contratto con Percassi, valida fino al 30 giugno 2027 con un ingaggio intorno ai 2 milioni di euro. Il primo allenamento con la squadra è previsto oggi, sebbene saranno assenti 14 giocatori impegnati con le nazionali. Palladino incontrerà così subito i calciatori disponibili: De Roon, Ederson, Honest Ahanor, Scalvini, Musah, Brescianini, Zappacosta, Bernasconi, Sportiello e Francesco Rossi. Tra i volti già noti c’è Daniel Maldini, con cui il tecnico ha già lavorato a Monza.

Il nuovo corso della Dea si preannuncia differente rispetto all’eredità Gasperini: meno pressing a tutto campo, meno uno-contro-uno per il recupero palla alto, baricentro leggermente più basso e copertura a zona più che a uomo. Il 3-4-2-1 sarà il sistema di riferimento, con possibilità di trasformarsi in 3-4-3. Una struttura già collaudata con il Monza, che consente di valorizzare la batteria di trequartisti e attaccanti per un gioco sia elaborato sia diretto verso la porta.

Questa fase di transizione offre nuove opportunità anche ai giocatori finora meno utilizzati. Daniel Maldini, fermo ai box dallo scorso 19 ottobre, potrebbe ritrovare centralità nel progetto, mentre Marco Brescianini e Yunus Musah potrebbero vedere aumentare il loro minutaggio. Brescianini ha mostrato applicazione e sostanza ogni volta che è entrato in campo, pur partendo dalla panchina, mentre Musah ha evidenziato sprazzi di brillantezza utili se distribuiti su più gare.

L’inizio di Palladino a Zingonia, dunque, non è solo una questione di tattica, ma anche un’opportunità per ridare fiducia e protagonismo a chi finora è rimasto in ombra, aprendo una nuova fase per l’Atalanta.