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Allegri aspetta il Napoli, ma il Milan fa sul serio

Il tecnico ha un accordo verbale con De Laurentiis, ma l'inserimento dei rossoneri è concreto e potrebbe cambiare tutto

Allegri aspetta il Napoli, ma il Milan fa sul serio
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Allegri aspetta il Napoli, il Milan prova a inserirsi. Il profilo, secondo Tare, è quello giusto: italiano, esperto di grandi palcoscenici, con un palmares che parla da solo e l’esperienza giusta per farsi garante della rinascita rossonera. Max conosce ogni angolo di Milanello, ci ha vissuto dal 2010 al 2014 e ha portato uno scudetto a casa. Poi, alla Juve, ha fatto incetta di trofei: altri cinque scudetti, cinque Coppe Italia e due Supercoppe. Non male, vero?

 

Allegri–Milan: perché sì

 

La dirigenza rossonera è al lavoro. Serve una svolta netta dopo l’ennesima stagione al di sotto delle aspettative, senza Europa e con una tifoseria disillusa. Allegri, nonostante il divorzio burrascoso con la Juve, è tornato d’attualità. Non è l’unica opzione, certo, ma è quella che meglio incarna la necessità di alzare subito l’asticella. E se il Milan si è mosso per lui, è perché è disposto a investire: si parla di un progetto triennale, in linea con la visione del nuovo direttore sportivo Tare, che di Max ha sempre avuto stima massima. Entrambi hanno fame di rivincita. Max, dopo lo stop forzato, vuole rimettersi in gioco ai massimi livelli. Il Milan, dopo un’annata fallimentare (parola dell’ad Furlani), cerca un leader con la L maiuscola. Il matrimonio può rifarsi, ma bisogna fare in fretta.

 

Napoli alla finestra, ma il Milan vuole accelerare

 

Attenzione però al Napoli. De Laurentiis ha già pronta un’offerta: biennale da sei milioni a stagione. Ma prima deve capire se Conte resterà o meno. E proprio questo stallo potrebbe dare al Milan il tempo di affondare il colpo. I rossoneri non vogliono ripetere l’errore di dodici mesi fa, quando si persero in attese infinite finendo per rincorrere soluzioni tampone. Stavolta serve decisione, serve visione. Serve… Allegri?

 

Le alternative: nomi buoni, ma non Max

 

Se l’ex Juve dovesse sfumare, la lista dei candidati non manca. Tutti però con un comun denominatore: conoscenza della Serie A e solidità. In corsa ci sono:

  • Vincenzo Italiano, reduce dal trionfo in Coppa Italia col Bologna. I felsinei lo vogliono trattenere a suon di milioni.
  • Thiago Motta, corteggiatissimo, con lo stile di gioco più “europeo” tra i candidati.
  • Roberto Mancini, oggi ct dell’Arabia, ma il richiamo della Serie A potrebbe riportarlo in patria.
  • Sullo sfondo resta Gian Piero Gasperini, vicino però alla Roma.

 

La ricostruzione parte dalla panchina

 

Il tempo stringe. Prima si decide l’allenatore, prima si costruisce la nuova squadra. Ci sono molti reparti da rifondare, ma nessun mercato può partire senza sapere chi guiderà il gruppo. Allegri è la prima scelta, ma servono segnali rapidi e concreti. Il Milan sa che con Max non si riparte da zero, ma da una base solida. Un progetto ambizioso ha bisogno di un condottiero all’altezza.

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