Calciatori e scommesse

Scommesse illegali, indagati 12 calciatori di Serie A

Nuovi sviluppi in merito al filone delle scommesse illegali: ecco chi sono i 12 calciatori nel mirino

Scommesse illegali, indagati 12 calciatori di Serie A
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Calciatori e scommesse illegali, sono arrivate importanti novità e nuove rivelazioni. A partire dai dati raccolti dagli smartphone sequestrati nell’ottobre 2023 dalla Guardia di Finanza di Torino a Sandro Tonali (attualmente in forza al Newcastle) e Nicolò Fagioli (oggi alla Fiorentina), entrambi già squalificati (ma di nuovo in campo dopo aver scontato i loro stop) per le ormai note vicende legate alle scommesse, sono emersi i nomi di altri dodici giocatori della Serie A, ora sotto inchiesta da parte della Procura di Milano. Le autorità hanno sequestrato circa un milione e mezzo di euro e richiesto gli arresti domiciliari per cinque persone, tutte accusate di aver effettuato puntate su piattaforme illegali.

Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, i fatti risalirebbero al periodo compreso tra il 2021 e il 2023. Nessuno degli atleti coinvolti avrebbe truccato partite, ma avrebbe scommesso prevalentemente su sport diversi dal calcio. Dal punto di vista penale, le conseguenze potrebbero essere limitate: la violazione, essendo di natura contravvenzionale, potrebbe essere estinta attraverso l’oblazione, ovvero pagando metà del massimo previsto per la sanzione pecuniaria, pari a circa 250 euro.

I risvolti per la giustizia sportiva

Tuttavia, sul piano disciplinare la questione potrebbe avere sviluppi più seri, poiché la Procura della Federcalcio potrebbe chiedere la trasmissione degli atti, dando il via a eventuali procedimenti da parte della giustizia sportiva.

Più gravi invece le accuse a carico di due presunti gestori di piattaforme illegali per scommesse online, Tommaso De Giacomo e Patrick Fizzera. Secondo gli investigatori, i due si sarebbero avvalsi della collaborazione di tre soci (Antonio Scinocca, Antonio Parise e Andrea Piccini) di una gioielleria milanese, utilizzata come una sorta di “banca” per gestire in modo occulto i flussi di denaro delle scommesse. Il sistema funzionava così: i calciatori ricevevano inizialmente credito dagli organizzatori, e quando i debiti diventavano ingenti, venivano indirizzati verso la gioielleria. Lì, simulavano l’acquisto di costosi orologi tramite bonifici regolari e tracciabili. In realtà, gli orologi restavano nel negozio, mentre i calciatori uscivano con una ricevuta fiscale formale, a copertura di una transazione fittizia.

Secondo gli inquirenti, Tonali avrebbe fornito dichiarazioni più trasparenti rispetto a Fagioli. L’ex juventino avrebbe negato di aver mai invitato amici o colleghi a unirsi al giro di scommesse illegali o di aver ricevuto vantaggi sotto forma di bonus. Tuttavia, questa versione risulta smentita dai contenuti recuperati nei telefoni analizzati.

Chi sono i 12 calciatori coinvolti

Sempre secondo il Corriere della Sera, i giocatori finiti nel mirino della Procura includerebbero: Alessandro Florenzi del Milan, Nicolò Zaniolo (oggi alla Fiorentina, all’epoca dei fatti alla Roma), Mattia Perin e Weston McKennie della Juventus, Leandro Paredes e Angel Di Maria (entrambi ex Juventus e campioni del mondo con l’Argentina), Raoul Bellanova (oggi all’Atalanta, precedentemente tra Inter e Torino), Samuele Ricci (ora al Torino, all’epoca all’Empoli), Cristian Buonaiuto (oggi al Padova, all’epoca alla Cremonese), Matteo Cancellieri (passato da Lazio e Empoli, ora al Parma), il dominicano Junior Firpo (attualmente al Leeds United), il tennista Matteo Gigante, oltre a una decina di persone non legate al mondo dello sport.

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