Nuovo stadio, Oaktree e Redbird vogliono chiudere entro luglio
Il "Corriere della Sera" rivela la volontà dei proprietari di Inter e Milan di stringere i tempi per l'acquisto

Dal "Corriere della Sera" emergono nuove anticipazioni riguardo al piano per il futuro stadio che prenderà il posto dell’attuale San Siro. Tra le informazioni che trapelano, ci sono alcuni dati significativi relativi alla struttura e ai principali studi di architettura intenzionati a partecipare al concorso per la sua realizzazione.
Il nuovo impianto dovrebbe sorgere su un’area di circa 280 mila metri quadrati, suddivisi tra 55 mila mq destinati a spazi verdi e parchi pubblici, 72 mila mq riservati a parcheggi sotterranei, mentre il resto dell’area sarà occupato da zone commerciali. Il costo complessivo dell’opera è stato stimato intorno agli 1,5 miliardi di euro.
Il progetto prevede un accesso attraverso una struttura perimetrale sopraelevata, una sorta di “podio” che prenderà il posto di tornelli e cancelli tradizionali. Tuttavia, l’aspetto definitivo del nuovo stadio dipenderà dalla scelta delle due società calcistiche, Inter e Milan, che dovranno selezionare uno dei progetti proposti dagli studi partecipanti.
Parallelamente, prosegue il confronto con il Comune di Milano per l’acquisto dell’attuale area di San Siro. Secondo quanto trapela, Palazzo Marino – che si sta avvalendo della consulenza dell’Università Bocconi e del Politecnico di Milano – sembrerebbe intenzionato a non consentire la deduzione delle spese legate alla demolizione parziale dello stadio esistente. La trattativa sui costi di bonifica dell’area è ancora aperta. Gli obiettivi di Oaktree e RedBird, proprietari rispettivamente dell’Inter e del Milan, sono di chiudere l’accordo per l’acquisto entro la fine di luglio, comunque prima che entri in vigore il vincolo di tutela sul secondo anello del Meazza.
Per quanto riguarda i partecipanti al bando, il quotidiano segnala che tra i favoriti ci sarebbe una cordata guidata dallo studio britannico BDP, in collaborazione con Pattern, specializzato in strutture sportive, e il celebre studio danese Bjarke Ingels Group (BIG), autore di numerosi impianti negli Stati Uniti e del progetto Citywave a Milano. In corsa anche lo studio svizzero Herzog & de Meuron, attivo dal 1978 e noto per aver progettato l’Allianz Arena di Monaco e lo stadio olimpico di Pechino, oltre alla Fondazione Feltrinelli nel capoluogo lombardo.

Tra i possibili candidati anche Foster + Partners, lo studio fondato da Norman Foster, in collaborazione con Manica, specializzato in architettura sportiva e coinvolto nella ristrutturazione del Camp Nou di Barcellona. Resta in lizza anche Populous, già autore nel 2021 del primo concept per il nuovo stadio milanese, noto come “La Cattedrale”.