La Giunta comunale di Milano ha approvato la delibera sulla vendita dello stadio di San Siro e delle aree limitrofe a Inter e Milan. Lo ha detto la vice sindaco Anna Scavuzzo dopo la riunione nel primo pomeriggio dell’organo esecutivo di Palazzo Marino.
Ora la parola passa al Consiglio comunale. Consiglio nel quale diversi esponenti della maggioranza di centrosinistra si sono già espressi contro il provvedimento, che è strutturato in 159 pagine comprensive di planimetrie.
Il progetto dei club prevede un sostanziale abbattimento del vecchio impianto e la costruzione di un nuovo stadio nelle vicinanze, oltre allo sfruttamento dei diritti edificatori previsti dalla legge sugli stadi.
“Abbiamo prestato attenzione a tutti i temi posti – ha affermato Scavuzzo – la Giunta ha esaminato favorevolmente la delibera che verrà portata in Consiglio comunale”.
L’offerta congiunta di Milan e Inter, rinnovata fino al 30 settembre 2025, prevede un prezzo di 197 milioni più Iva, con possibili deduzioni fino a 22 milioni per le bonifiche e la rimozione del tunnel Patroclo.
Ma il Comune inserisce clausole pesanti: in caso di mancato avveramento della condizione sospensiva, l’intero compendio tornerà nella piena proprietà pubblica senza oneri. Non solo. Per quindici anni le società dovranno mantenere il controllo effettivo della parte acquirente; vietata ogni alienazione fino all’esito della condizione; introdotti meccanismi anti-speculazione, con integrazione del prezzo se la cessione a terzi avverrà entro 5 anni e prelazione del Comune se il valore scendesse sotto soglia.
Sul fronte ambientale, l’accordo alza l’asticella: massimo 15 milioni per compensare la produzione di anidride carbonica, interventi vincolati al territorio comunale. E soprattutto, la cessione gratuita al Comune di 80.000 metri quadrati di verde, di cui 50.000 a verde profondo, con manutenzione trentennale a carico delle società.
Questo il programma decennale per il completamento di tutti i lavori: progetto di fattibilità nel 2026; tra il 2027 e il 2030 la costruzione del nuovo stadio e del nuovo tunnel Patroclo; dal 2031 la parziale demolizione e la messa in sicurezza del Meazza; tra il 2032 e il 2035 il completamento del comparto plurifunzionale.