Blancos in semifinale

3-2 al Borussia Dortmund: sarà Real Madrid-Psg in semifinale

Il Real Madrid supera il Borussia Dortmund con la rete finale di Mbappè. Sarà scontro "spagnolo" in semifinale tra Xabi Alonso e Luis Enrique.

3-2 al Borussia Dortmund: sarà Real Madrid-Psg in semifinale
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Sarà Real Madrid contro Paris Saint-Germain. Il Mondiale per Club si accende davvero con la semifinale più attesa, quella che mette di fronte le ultime due regine d’Europa. Chelsea e Fluminense restano sullo sfondo: la scena se la prendono gli spagnoli e i francesi, pronti a contendersi un posto in finale in un confronto che sa di Champions. Il fascino della sfida si arricchisce di dettagli: Xabi Alonso sfiderà Luis Enrique, due menti brillanti del calcio iberico, uno nato nei Paesi Baschi, l’altro nelle Asturie. E poi il ritorno di Kylian Mbappé contro il suo recente passato madridista mancato: un incrocio che promette scintille dopo l’addio velenoso di un anno fa.

Il Real Madrid, intanto, ha conquistato la semifinale con più difficoltà del previsto. Il Borussia Dortmund si è arreso solo nel finale, al termine di una gara dove i blancos hanno alternato sprazzi di dominio a cali di tensione pericolosi. La squadra di Xabi Alonso ha mostrato tutte le sue sfumature, partendo forte e andando in vantaggio già al 10’ con Gonzalo Garcia. Il raddoppio, arrivato nel primo tempo grazie a Fran Garcia, è frutto di un’azione tipica del passato tedesco dell’allenatore basco: Alexander-Arnold serve basso da destra, trovando l’esterno opposto in area, come accadeva spesso nel suo Bayer Leverkusen campione.

La sensazione, per lunghi tratti, è che il Real possa controllare con serenità. A cavallo del novantesimo, invece, succede di tutto. Entra Mbappé, che mette in mostra una condizione in crescita e firma il 3-1 con un guizzo da campione. Sembra finita, ma il Borussia non molla. Al 98’ Guirassy trasforma un rigore (espulso Huijsen), poi all’ultimo respiro è Courtois a blindare il risultato con una parata decisiva su Sabitzer. Un finale thrilling, che regala brividi e conferma quanto possa essere insidioso il nuovo formato del torneo.

Il Borussia ha pagato un primo tempo troppo timido e l’incapacità di contenere le verticalizzazioni del Real. “Xabi Alonso gioca come a Leverkusen, solo con altri giocatori”, aveva detto Kovac alla vigilia. Una lettura corretta, ma il tecnico giallonero non è riuscito a trovare subito le contromisure. Il Madrid si è schierato con un 4-2-2-2 fluido, in cui Tchouameni ha agito davanti alla difesa affiancato da Arda Güler, autore di due assist eleganti per il primo e il terzo gol. Davanti, Vinicius e Gonzalo Garcia si alternano nel ruolo di terminale offensivo, con Bellingham e Valverde a galleggiare tra le linee. Proprio l’uruguaiano si è rivelato l’uomo chiave della struttura: centrocampista, incursore, terzino all’occorrenza. Un vero jolly.

Nella ripresa, il Dortmund ha provato a reagire. Kovac ha cambiato volto alla squadra con tre sostituzioni in contemporanea e ha trovato risposte soprattutto da Beier, entrato al posto di Adeyemi e autore del 2-1 che ha acceso la speranza. Brandt, in difficoltà per tutto il primo tempo, ha faticato a trovare una posizione efficace nel 5-3-2 adattato in emergenza, spesso troppo stretto e passivo.

Il duello tra i fratelli Bellingham non c’è stato: Jobe, squalificato, non ha potuto incrociare Jude in un confronto che avrebbe avuto anche valore simbolico. Ma le assenze non bastano a spiegare i limiti dei tedeschi, travolti nel primo tempo e svegliatisi troppo tardi.

Ora tocca al Real provare a completare il cammino. L’ostacolo si chiama PSG, e porta con sé non solo qualità e ambizione, ma anche quella rivalità sotterranea che solo certi incroci europei sanno accendere. Il Mondiale per Club trova la sua semifinale regina. E lo spettacolo è appena iniziato.