Vigilia tormentata

Polveriera Liverpool, Salah non convocato. Slot: “Non deve parlare di certe cose con i media”

In casa Reds tiene banco la vicenda Salah, che non è stato convocato per la sfida contro l'Inter di Champions League

Polveriera Liverpool, Salah non convocato. Slot: “Non deve parlare di certe cose con i media”

È una di quelle situazioni in cui lo spogliatoio può essere definito una vera e propria polveriera. L’atmosfera attorno al Liverpool è esattamente questa, e a complicare ulteriormente la preparazione alla sfida di Champions contro l’Inter è arrivata la notizia dell’esclusione di Salah dai convocati. La decisione è legata alle dichiarazioni rilasciate dall’egiziano dopo il 3-3 contro il Leeds nell’ultimo turno (“Sono molto deluso. Ho fatto così tanto per questo club… Ora sono in panchina e non so perché. Mi sento come se il club mi avesse gettato sotto un autobus, penso sia molto chiaro che qualcuno voglia scaricarmi addosso tutta la colpa. Con l’allenatore non abbiamo più alcun rapporto. Non so perché, ma mi sembra che qualcuno non mi voglia nel club“). Parole forti, che hanno portato alla sua esclusione dalla trasferta di Milano e che potrebbero rappresentare un punto di non ritorno.

Non sorprende, quindi, che nella conferenza stampa a San Siro l’attenzione si sia concentrata su questo tema. Slot ha commentato così: “Se Salah si riferiva a me con le sue dichiarazioni? Lui è l’unico che può rispondere a questa domanda… Difficile capire a chi si stava riferendo. Io non credo che il rapporto sia incrinato, ma lui ha diritto di provare quello che prova. Non è la prima e nemmeno l’ultima volta che un calciatore dice questo quando non gioca. Se giocherà contro il Brighton? Siamo alla vigilia di una partita molto importante contro l’Inter, ho provato a preparare la squadra e sono concentrato sulla partita di domani. Poi vedremo, credo che un giocatore possa sempre tornare. Se mi sono sentito tradito? No, ma non conta molto la mia vita, è sicuramente più difficile per la squadra e il club. Questa situazione ha impattato, ma sono concentrato sulla squadra e non su me stesso. Devo capire cosa intendeva quando ha usato le sue parole. Solitamente sono educato ma non vuol dire che sono debole. Lui ha tutto il diritto di provare le sue sensazioni ma non ha il diritto di esternarle con i media“.

Al momento, però, la priorità dell’allenatore è quella di difendere la propria posizione. Una sconfitta contro l’Inter — match che il Liverpool affronterà senza Gakpo e con Chiesa in forte dubbio a causa dell’influenza — potrebbe costargli molto cara. L’inizio di stagione è stato negativo: i Reds sono soltanto noni in Premier League e in Champions si trovano in zona playoff dopo il pesante 4-1 subito in casa dal PSV Eindhoven. Un rendimento che sta mettendo Slot in bilico, mentre il nome di Gerrard circola come possibile alternativa. L’olandese, comunque, preferisce concentrarsi sull’impegno imminente: “Giochiamo contro una squadra molto forte, una vera forza in Champions avendo fatto due finali negli ultimi tre anni. La squadra è forte e hanno tanta qualità. Se penso a Chivu penso al calciatore e credo anche di averlo incontrato. Un ottimo difensore, a suo agio con la palla tra i piedi. L’Inter è anche capace di costruire dal basso e le sue caratteristiche si vedono”.

Sul caso Salah è intervenuto anche Alisson, che ha espresso il punto di vista del gruppo: “Non è facile come gruppo. Abbiamo un rapporto personale con lui, gioco con Salah da molto tempo, è un bravo ragazzo ed è una leggenda e una bandiera per il Liverpool. Non è qualcosa che mi rende felice, ma non c’è molto tempo nel calcio per piangerci addosso. Il fatto che non sia a disposizione è una conseguenza di ciò che ha fatto. Non gli ho parlato ancora come vorrei parlargli, non è solo un compagno di squadra per me. La situazione di Salah sicuramente non ci fa piacere, ci ha sorpreso ma sappiamo che è una situazione personale tra lui e il club. Perché crediamo si possa invertire la rotta? Perché abbiamo vinto la Premier League, ora tutti danno per scontato ciò che abbiamo fatto l’anno scorso, ma non è giusto. Crediamo nello stile di gioco di Slot e pensiamo che possa ribaltare la situazione. Anche la società crede in lui. Noi calciatori siamo responsabili e dobbiamo agire, ci stiamo provando in tutti i modi. Vogliamo cambiare la situazione”.