La Norvegia è vicinissima a una storica qualificazione al Mondiale: basterà battere l’Estonia a Oslo per assicurarsi il pass per gli Stati Uniti, relegando l’Italia ai playoff. Tuttavia, a catturare l’attenzione nelle settimane precedenti la partita è stato il caso che coinvolge il giovane attaccante Andreas Schjelderup. Nel fine settimana, il talento del Benfica ha ammesso di aver condiviso su Snapchat un contenuto che la giustizia danese ha classificato come “sessuale con minori”.
Il video risale all’anno scorso, quando Schjelderup militava nel Nordsjaelland. Per questo, il 21enne dovrà comparire mercoledì davanti al tribunale di Copenaghen per rispondere delle sue azioni. “Il reato per cui sarò condannato non riflette chi sono come persona né ciò che rappresento”, ha scritto il giocatore su Instagram, esortando gli altri a non diffondere materiale dannoso.
Nonostante la vicenda, Schjelderup è stato regolarmente convocato dal ct Stale Solbakken per gli impegni decisivi contro Estonia e Italia. “Ha fatto una cosa molto stupida”, ha dichiarato Solbakken, precisando che il giocatore riceverà la sua punizione in Danimarca. “Oltre a questo, perché dovrei punirlo ancora? Portarlo in squadra è la scelta giusta”, ha aggiunto.
Anche la Federazione norvegese (NFF) sostiene questa decisione. La presidente Lise Klaveness, dopo aver parlato con l’avvocato del giocatore, ha confermato che non saranno necessarie ulteriori sanzioni. Linea condivisa dal Benfica, che seguirà l’evolversi della vicenda ma non punirà il giocatore. Domenica, Schjelderup è rimasto in panchina nel pareggio per 2-2 contro il Casa Pia. Rui Costa, rieletto presidente del club, ha dichiarato: “Conoscendolo, non l’ha fatto con cattiveria”.
La vicenda, però, ha acceso un dibattito in Norvegia sull’opportunità di includere Schjelderup tra i 24 convocati. Il calciatore, tra i più promettenti del Paese, ha commesso l’errore a 19 anni e ne ha compiuti 21 quest’estate, motivo per cui molti valutano la clemenza come giustificata, considerando il riconoscimento pubblico del suo errore.
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