Napoli, quanto manca Neres! Conte lo aspetta contro il Milan

Non serviva Venezia per scoprirlo, casomai per confermarlo. A questo Napoli manca la qualità di chi inventa dal nulla una giocata vincente, di chi sa trovare una magia anche contro una difesa schierata. Conte è riuscito a migliorare tutti, ha dato un’anima e tante soluzioni tattiche alla sua squadra, ma può arrivare fino a un certo punto. Non può chiedere al pur ottimo McTominay le giocate che un tempo aveva Zielinski, per esempio. Non può chiedere a Raspadori di fare il Kvara. E il Lukaku di oggi non è Osimhen, per capirci. Il nigeriano non era un fenomeno nello stretto, ma in campo aperto era devastante e in area gli bastava mezzo metro per essere letale. Il nuovo Napoli è costruito sulla fisicità, sul ritmo, sul furore. E anche per questo un giocatore come Anguissa diventa insostituibile. Nulla contro Gilmour, che ha fatto bene in sua assenza, ma senza Frank gli azzurri hanno perso un assaltatore d’area da sei gol e sono rimasti solo con McTominay, peraltro sacrificato sull’esterno per tenere Raspadori più vicino a Lukaku.

 

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Ma poi sulla trequarti chi salta l’uomo? Quando le fasce sono intasate, nessuno ha gli strappi o i dribbling di Neres, l’unico in rosa con le qualità per accendersi dal nulla. Ecco, nel momento più delicato della stagione, Conte ha perso due totem come Anguissa e Neres. Vero, ha trovato nuovi eroi come Raspadori e Billing, nuovi protagonisti come Gilmour e Okafor. Ma per le nove finali che restano, ha bisogno di riavere al meglio i suoi titolari. La pausa arriva nel momento giusto per cercare di rimettere in piena forma Neres, unico assente tra i convocati per Venezia. Anguissa è rientrato, anche se ci vorrà tempo prima di rivederlo dominante come a gennaio, e ora andrà in nazionale. Il brasiliano, invece, resterà a Castel Volturno: Conte e il suo staff proveranno a migliorargli la condizione per poterlo avere contro il Milan, quantomeno dalla panchina. È vero che Raspadori sta facendo bene, ma resta evidente che senza Neres, la superiorità numerica in fase offensiva non la dà nessuno. Il Napoli ha bisogno dei suoi strappi per restare agganciato al treno scudetto.