L'assoluzione

Musiala scagiona Donnarumma: “Cose che possono succedere”

Jamal Musiala, nel pieno del suo processo di guarigione dopo il grave infortunio di luglio, ha voluto assolvere completamente Donnarumma,

Musiala scagiona Donnarumma: “Cose che possono succedere”

Il sorriso è tornato sul volto di Jamal Musiala. Dopo mesi complicati, segnati da due gravi infortuni in rapida successione, il talento del Bayern Monaco vede finalmente la luce in fondo al tunnel. La rottura del perone e la lesione ai legamenti della gamba sinistra, subite durante il Mondiale per Club in uno scontro durissimo con Gianluigi Donnarumma, lo avevano gettato in uno dei momenti più difficili della sua giovane carriera. Ma adesso, a distanza di settimane, è proprio lui a spegnere le polemiche che avevano acceso il post-partita tra Bayern e PSG.

“Sono cose che possono succedere, non ce l’ho con Gigio”, ha dichiarato Musiala in un’intervista concessa alla Bild, ponendo fine a un’ondata di critiche che aveva coinvolto direttamente il portiere del Paris Saint-Germain. Dopo l’incidente, era stato Manuel Neuer il primo ad accusare apertamente Donnarumma, criticandone la scelta di uscire in modo pericoloso: “Nello scontro con Jamal ha accettato il rischio di far male a qualcuno, poteva essere anche un suo compagno di squadra – aveva detto il capitano del Bayern –. Fra l’altro l’arbitro non è intervenuto in alcun modo. Per me quella è un’azione nella quale non c’è bisogno di uscire così. Mi sono avvicinato a Donnarumma e gli ho chiesto perché non andasse da Jamal, che stava lì a pochi metri da lui. Per me è anche una questione di rispetto avvicinarsi, chiedere scusa e augurare il meglio. Solo dopo che ci ho parlato è andato da Musiala. Gli italiani sono molto emotivi. Credergli o meno è una decisione che ognuno deve prendere da solo. La lealtà però è sempre una componente fondamentale, io avrei reagito diversamente”.

Toni duri, quelli di Neuer, che avevano acceso un dibattito anche tra tifosi e addetti ai lavori. Ma Musiala ha deciso di guardare avanti, preferendo concentrarsi sul proprio recupero e sulla voglia di tornare protagonista. “La mia gamba sta bene, il processo di guarigione procede secondo i piani – ha spiegato –. Non ho più bisogno delle stampelle. Ma non voglio accelerare i tempi, voglio prendermi ogni giorno che mi serve per recuperare al meglio”.

Il recupero, però, non è stato solo fisico. Le ferite emotive, soprattutto nei primi giorni, si sono fatte sentire. “Mentalmente, le prime settimane non sono state facili per me. Ma poi ho capito che nulla sarebbe cambiato se mi fossi lasciato infastidire dalla situazione, quindi dovevo solo restare calmo. Subito dopo l’infortunio, ho dovuto staccare la spina per un po’: volevo stare offline. Mi sono preso una pausa dai social media per qualche giorno, fino a dopo l’intervento”.

Fondamentale, in questa fase, il sostegno della famiglia, a cominciare dalla madre. “Mia madre mi ha sistemato gli attrezzi per la riabilitazione, come per esempio la macchina linfatica, mi ha portato le cose e mi ha cucinato i pasti. Avere qualcuno al mio fianco ha reso tutto più facile. Ad esempio, ho iniziato a guardare una nuova serie con mia sorella Latisha”.

Musiala sa che la strada è ancora lunga, ma l’obiettivo è chiaro: tornare in campo intorno a dicembre, pronto per dare il suo contributo nella seconda parte della stagione. Dopo uno strappo al bicipite femorale che già lo aveva fermato per tre mesi ad aprile, il secondo infortunio nel giro di pochi mesi sembrava un colpo durissimo. Ma il talento tedesco, a soli 21 anni, ha mostrato lucidità e forza mentale da veterano. Donnarumma, dal canto suo, lo ha chiamato subito dopo l’incidente. E per Musiala è bastato.

Il peggio, ora, sembra davvero alle spalle.