Moggi replica a Gianfelice Facchetti: "Vuole solo farsi pubblicità"
L'ex dg della Juventus ha commentato la decisione di Prime Video di non mandare in onda lo speciale su Calciopoli

Luciano Moggi è tornato sulle polemiche di Calciopoli, riesplose dopo la decisione di Prime Video di non trasmettere uno speciale ad hoc, inizialmente previsto per il 15 luglio. L'ex direttore generale della Juventus, nel corso del programma Netweek Calcio Show (in onda sul canale 61), ha voluto replicare a Gianfelice Facchetti, che aveva ironicamente ringraziato Prime per la decisione. "A Gianfelice Facchetti non bisognerebbe nemmeno rispondere, tenete presente che è stato condannato da un tribunale - ha sottolineato Moggi -. Magari per lui contano solo le sentenze a favore, mentre quelle contro no, potrebbe addirittura arrivare a dire che i magistrati erano 'finti', ci manca solo questo. Lui lo fa per farsi pubblicità, vorrebbe fare l'attore ma non riesce nemmeno in quello, non fa ridere per niente. Lui insiste, insiste, non gli basta essere stato condannato dal tribunale di Milano e dalla Corte d'Appello, va avanti".
Luciano Moggi ha poi commentato la decisione di Prime, non senza alcune perplessità.
"Non ero neppure a conoscenza di quest'iniziativa, l'ho appresa nei giorni scorsi, e dimostra che Calciopoli non è com'è stata raccontata. Ci sono state due sentenze, una a Napoli e una a Milano: la prima assolve chi è stato condannato nella seconda e questo la dice lunga. Chi ha deciso di non mandare in onda questo speciale ha pestato qualcosa di poco simpatico, perché ora lo vogliono vedere tutti. Io non ho niente da nascondere, forse c'è qualcun altro che è stato assolto che preferisce non parlarne".
Moggi ha chiosato con un messaggio forte e chiaro, ribadendo l'intenzione di fare chiarezza sul tema, una volta per tutte.
"Io non lotto per me stesso, non me importa niente, ma ci sono persone che hanno perso il lavoro, qualcuno è addirittura morto. Per loro combatterò fino a quando sarò in vita. Anch'io speravo di non parlarne più, ma c'è chi ha avuto paura di farlo ed è proprio quando succede questo che bisogna intervenire".