Le parole

Mkhitaryan: “Per l’Inter tutto è possibile”

L'armeno ha parlato anche della nuova gestione di Chivu e di quello che la sua Inter potrà fare in questa stagione

Mkhitaryan: “Per l’Inter tutto è possibile”

Quando si parla di Mkhitaryan, a tutti viene in mente quel termine, “ingiocabili”, con cui l’armeno aveva definito la sua stessa squadra al massimo della forma. E nell’intervista alla Gazzetta dello Sport ha spiegato il concetto: “Avevo detto ‘ingiocabili’ ma anche che a volte ci sentivamo troppo forti perdendo concentrazione? Sì, è stato un problema evidente. Dobbiamo evitare di cadere in quell’errore ma resto dell’idea che se ci alleniamo bene e ci sacrifichiamo, per l’Inter tutto diventa possibile: non è arroganza, ma voglia“.

E a proposito del cambio in panchina ha detto: “Parto dal presupposto che cambiare fa bene. Da noi tutti sono aperti al cambiamento, se vuoi vincere devi adattarti e non lamentarti se no distruggi l’equilibrio di squadra. Cosa è cambiato da Inzaghi? Chivu è diverso, anche se certe cose che facciamo somigliano al passato. Andiamo più in verticale e cerchiamo la finalizzazione con più aggressività, anche se poi bisogna capire se e quando puoi farla perché dipende pure dall’avversario. Si tratta di dettagli, che poi però fanno la differenza. Cura i dettagli ed è meticoloso, gli allenamenti sono duri e intensi. Confondono tutti ma danno anche più stimoli. È stato bravo a farci voltare mentalmente pagina, il passato non si cambia ma il futuro si può scrivere”.

Sul futuro della sua Inter ha poi aggiunto: “Bisogna pensare positivo, per esempio nessuno deve credere in partenza che non avremo più la chance di giocare una finale di Champions. Anzi, devi avere più fame per riprovarci. E faremo di tutto per riprenderci lo scudetto anche la classifica dice che ci sono 5-6 squadre che possono vincerlo”.

A 36 anni è uno dei leader dello spogliatoio, guida preziosa anche per i più giovani: “Sucic è serio come me, si applica e ama imparare. Avrà un grande futuro, farà le fortune dell’Inter nei prossimi anni. Troppa pressione su Pio Esposito? Sì, e non mi piace. Gli serve il giusto tempo, vedrete che l’Italia si godrà questo tesoro. A lui e a Bonny dico di essere più egoisti: è giusto il lavoro per la squadra ma alla fine gli attaccanti sono valutati per i gol. Gli dico: siete voi che dovete farci vincere!”.

Ma Mkhitaryan ha avuto anche un pensiero per il rivale cittadino Modric, che sta stupendo tutti a 40 anni: “Modric è un esempio per chi ama il calcio, secondo me ne ha ancora per 3-4 anni a livelli altissimo. Per quanto mi riguarda in generale voglio giocare a pallone il più lungo possibile. Ma a una condizione: che sia capace di dare ancora qualcosa, se no dirò arrivederci e grazie”.