Il mese di dicembre di Massimiliano Allegri potrebbe segnare la consacrazione di un Milan finalmente tornato competitivo. Tutto dipenderà dalle prossime settimane: dalla doppia sfida contro la Lazio (campionato e Coppa Italia nel giro di cinque giorni), fino alla Supercoppa contro il Napoli, i rossoneri definiranno in gran parte il loro destino.
Poi arriverà gennaio, che, fatta eccezione per la trasferta australiana, dovrebbe concedere a Modric e compagni un po’ di respiro e, perché no, la possibilità di imprimere un’accelerazione decisiva al proprio campionato.
Ma partiamo dal calendario, che alla fine resta l’elemento centrale: con un rendimento impeccabile contro le grandi squadre – vittorie contro Roma, Napoli, Inter e Bologna e un pareggio esterno contro la Juve – Allegri attende sabato la Lazio, l’ultima big da affrontare nel girone d’andata. Finora il percorso dei rossoneri è stato quasi perfetto: in cinque partite contro le squadre più forti hanno subito un solo gol, su rigore, dal Napoli, che ha giocato quasi tutto il secondo tempo in dieci uomini. Per il resto, grazie anche alla parata decisiva di Maignan su Calhanoglu, la difesa ha sempre retto contro gli attacchi più temibili del campionato. La Lazio, dal canto suo, rappresenta un banco di prova diverso: i biancocelesti, spesso altalenanti contro le squadre più piccole, costringeranno il Milan a difendere e, allo stesso tempo, esalteranno le sue qualità di compattezza e rapidità nelle ripartenze.
Il nodo cruciale è che, cinque giorni dopo la sfida di campionato con la Lazio, i rossoneri dovranno affrontare l’accesso ai quarti di Coppa Italia. Senza l’Europa da gestire, questa competizione diventa uno degli obiettivi principali della stagione.
E tutto ciò si inserisce a poche settimane dall’altra sfida senza margini di errore di fine 2025: la Supercoppa italiana. Il 18 dicembre il Milan affronterà il Napoli in semifinale a Riad (l’altra semifinale sarà Inter-Bologna), prima di chiudere l’anno il 28 dicembre in casa contro il Verona. Tra Lazio e Napoli ci saranno due incontri impegnativi ma non impossibili, intervallati dalle sfide contro Torino in trasferta e Sassuolo in casa.
Dicembre, dunque, potrebbe raccontare quasi tutto sulle ambizioni del Diavolo, che finora ha perso una sola volta – alla prima di campionato contro la Cremonese, record curioso condiviso con il Como – e sembra aver superato una fase di emergenza infortuni che aveva complicato il cammino.