C’è entusiasmo, fiducia e anche una punta di orgoglio nelle parole di Alexis Saelemaekers. L’esterno belga, tornato protagonista in maglia rossonera dopo due stagioni in prestito, sente che il vento è cambiato. Il Milan, sostiene, ha ritrovato sé stesso. E lui, che di questa rinascita è parte attiva, non nasconde la soddisfazione per il nuovo corso sotto la guida di Massimiliano Allegri. “Penso che quest’anno stiamo vedendo di nuovo la vera faccia del Milan – le parole dell’esterno rossonero in esclusiva ai microfoni di Sportmediaset –. Anche se non ero nel gruppo, ho visto da lontano che l’anno scorso è stato difficile. Quest’anno invece siamo ripartiti su delle buone basi e con un gruppo bello unito, con spirito di famiglia stiamo facendo le cose fatte bene, piano piano. Siamo molto contenti”.
Un entusiasmo alimentato anche dal rapporto con il nuovo tecnico. Allegri, tornato sulla panchina del Milan dopo anni di distanza, ha voluto subito ribadire la sua fiducia nel belga. “Quando è finita la stagione scorsa abbiamo saputo che Allegri era il nuovo mister, lui mi ha chiamato e mi ha detto che la sua intenzione era di tenermi in questo gruppo. Vedendo un allenatore così, per me era chiara la decisione di stare qua con lui: avere la fiducia di un allenatore come Allegri è una cosa bella e gli ho subito detto che ero a disposizione”.
Un legame costruito sulla stima reciproca e sulla libertà di espressione in campo. Saelemaekers non si fissa obiettivi numerici, preferisce concentrarsi sul contributo alla squadra: “Il mister mi chiede di fare il mio lavoro al massimo, di aiutare i miei compagni: non mette pressione sulle statistiche. Sa che uno che dà il massimo, aiuterà gli altri a fare gol e a trovare spazi. Non c’è la pressione di fare gol, che sia io o altri giocatori. Siamo qua per lavorare forte, ascoltare quello che il mister ci chiede per la partita, il resto è un bonus”.
Dopo due anni lontano da Milanello, tra Bologna e Roma, Alexis si sente oggi un giocatore e un uomo diverso. Più maturo, più consapevole. “Sento di essere maturato anche fuori dal campo: ho cambiato tante cose anche nella mia vita personale. Tutto questo mi ha portato a crescere. Da quando sono tornato a Milanello ho sentito che avevo un altro ruolo in campo e nello spogliatoio. Anche se sono stato via due anni sono uno dei ‘vecchi’. Ho assunto il ruolo del giocatore che capisce veramente la storia del Milan, che sa cosa vuol dire indossare la maglia: provo a trasmettere questo ai nuovi e ai giovani”.
Un messaggio chiaro, quello del belga, che si riflette anche nell’attuale momento della squadra. Il Milan è tornato stabilmente ai vertici della classifica, a un punto dalla vetta insieme a Inter e Roma, e respira aria di scudetto. “Qualcosa in comune con l’ultimo scudetto? Il fatto che prendiamo partita dopo partita: lavoriamo ogni settimana, resettiamo dopo ogni partita sia che sia buona o un po’ meno bella. Ripartiamo da basi nuove ogni settimana: questa è una cosa in comune con l’anno dell’ultimo scudetto. È una cosa molto importante, perché permette di non esaltarci troppo e non buttarci troppo giù: rimaniamo sempre con la giusta mentalità”.
Un Milan che sa soffrire e restare concentrato, ma anche un giocatore che sente fortissimo il legame con la maglia. Il contratto di Saelemaekers scade nel 2027, ma la sua volontà è chiara. “Non posso nascondere il mio amore per il Milan. Ovviamente a oggi la cosa che devo fare è dare il massimo sul campo, poi sarà la società a decidere se mi vogliono tenere. Fin quando indosserò questa maglia darò il massimo in ogni partita. Il rapporto con i tifosi? È bello avere a San Siro un coro per me quando esco e passo davanti alla Curva: è un sogno che avevo da bambino. Io lo apprezzo molto, ringrazio i tifosi e continuo a lavorare forte”.
Con questo spirito, Saelemaekers guarda già alla prossima sfida di campionato, contro un Parma mai semplice da affrontare. “Sarà una partita molto difficile. Sappiamo che il Parma non è mai una squadra facile in trasferta. Dovremo essere pronti mentalmente e fisicamente, andare lì e lottare fino alla fine”.
Il messaggio è chiaro: il Milan è tornato a crederci. E tra i volti di questa rinascita c’è anche quello di un belga che, con dedizione e amore per i colori rossoneri, si è ormai conquistato un posto nel cuore dei tifosi.