Il Milan vince di contropiede: poker ai campioni d'Inghilterra
La formazione di Allegri viene a capo dei campioni di Inghilterra con una doppietta di Okafor e le reti di Leao e Loftus-Cheek.

Il Milan manda un segnale chiaro, forte e diretto: la squadra c’è, e sa cosa vuole. Nel primo vero test internazionale dell’estate, i rossoneri superano 4-2 il Liverpool e conquistano un successo di peso, sia per il valore dell’avversario, sia per la qualità del gioco mostrato. Una prestazione convincente, figlia di un’ottima organizzazione e di interpreti già in condizione, a partire da un Rafa Leao ispiratissimo e schierato con successo da centravanti puro. Allegri si gode una squadra ordinata, cinica e compatta, che mostra di aver assorbito rapidamente le sue indicazioni, anche se il mercato in entrata è ancora da completare.
Il Milan parte forte, con coraggio e idee chiare. La scelta di Allegri è quella di aspettare l’avversario, coprirsi con un 5-4-1 ordinato e poi sfruttare al massimo le ripartenze. Scelta che paga subito, perché i rossoneri nel primo tempo sono bravi a soffrire senza sbandare e a colpire quando si apre il campo. Dopo alcune buone iniziative firmate Pulisic e Leao, è proprio il portoghese a firmare il vantaggio: lanciato in profondità dall’ex Chelsea, Leao si invola in contropiede e batte Alisson con un sinistro secco in diagonale. La rete è dedicata a Diogo Jota, scomparso pochi giorni fa, e omaggiato anche dallo stadio con una coreografia e dal Milan con il lutto al braccio. Un gesto sentito, in una serata speciale.
Il Liverpool non resta a guardare e pareggia i conti con Szoboszlai, bravo a trovare l’angolo giusto dopo un rimpallo favorevole che favorisce l’assist di Ngumoha. Ma il Milan non si scompone. Anzi, continua a creare e a farsi pericoloso. Alisson deve superarsi su una conclusione di Pulisic, mentre i rossoneri sciupano più di un contropiede che avrebbe potuto riportarli avanti già prima dell’intervallo.
Nella ripresa, il Liverpool cambia praticamente tutta la squadra: fuori Salah, Van Dijk, Szoboszlai e Wirtz, dentro tanti giovani e seconde linee. Allegri risponde con inserimenti mirati, che però cambiano il volto della gara. Loftus-Cheek riporta avanti i rossoneri con un gol da applausi, nato ancora una volta da un’iniziativa di Leao, incontenibile palla al piede. Poi sale in cattedra Okafor, che finalizza l’ottimo lavoro di Saelemaekers con un tocco da rapace d’area per il 3-1.
Il Liverpool prova a reagire nel finale e trova il 3-2 con Gapko, ma è solo un’illusione. Un attimo dopo, Okafor approfitta di un errore in disimpegno dei Reds e chiude definitivamente la partita con il gol del 4-2. La doppietta è il premio per una gara giocata con personalità e intelligenza. Per il Milan, è una vittoria meritata, che aiuta a lasciarsi alle spalle l’amarezza della scorsa stagione.
Allegri può sorridere: la sua mano si vede già. Il Milan è ordinato, concreto, con una struttura solida e un’idea precisa di come stare in campo. La retroguardia tiene bene, Ricci davanti alla difesa convince, e Maignan – al rientro – comanda da leader, prima di lasciare il posto a un positivo Pietro Terracciano. Nel finale spazio anche a Estupinan, nuovo acquisto sulla corsia sinistra, a testimonianza di un gruppo in costruzione, ma già competitivo.
Con questo successo il Diavolo vola in Australia con entusiasmo e consapevolezza. I dettagli tattici si affineranno, il mercato porterà altri innesti, ma la base c’è. E soprattutto, c’è voglia di riscatto.