Meret: "Felice qui, vogliamo regalare altre gioie ai nostri tifosi"
Alex Meret, titolare dei due scudetti azzurri degli ultimi anni, non teme il probabile arrivo di Milinkovic-Savic dal Torino.

Nel silenzio ovattato di Dimaro, dove il Napoli ha avviato la sua preparazione estiva, Alex Meret emerge con la voce di chi ha vissuto una trasformazione profonda, personale e collettiva. Da giovane promessa a leader silenzioso, il portiere azzurro si racconta ai microfoni di Radio Crc, delineando il presente e il futuro del gruppo partenopeo. C’è consapevolezza nelle sue parole, maturità in quella voglia di continuare a crescere anche dopo aver toccato vette importanti. Il lavoro quotidiano è intenso, variegato, e segue le esigenze della squadra e del tecnico.
“Ci focalizziamo un po' su tutti gli aspetti, come lavori di forza o anche lavori tecnici in campo: cerchiamo di variare un po' anche in base a quello che andrà a fare la squadra in allenamento. Siamo un bel gruppo e ci stiamo preparando bene per questa stagione che sarà lunga e difficile”.
Un’annata che, nelle previsioni, sarà ancora più densa di impegni rispetto al passato, e per affrontarla serviranno risorse fisiche e mentali, ma anche un numero maggiore di giocatori pronti a dare il proprio contributo. Meret sottolinea l’importanza della profondità della rosa, ma anche del lavoro che la società sta facendo per garantire equilibrio e competitività durante l’intera stagione.
“Quest'anno ci saranno molte più partite da affrontare, quindi dobbiamo essere pronti ed anche numerosi, per sopperire ad eventuali emergenze o rotazioni. Più il livello è alto, meglio si lavora in squadra e meglio poi sarà il rendimento in campo. La società sta intervenendo sotto tutti gli aspetti e questo è molto importante per noi, perché ci permette anche di far rifiatare qualcuno durante l'anno, recuperando energie importanti eventualmente per partite decisive”.
Lo sguardo va anche al passato, con la soddisfazione di chi ha contribuito a scrivere una pagina storica del club. La scorsa stagione ha lasciato il segno, ma per Meret non è un punto d’arrivo: è una base su cui costruire, mantenendo intatte quelle qualità morali e caratteriali che hanno fatto la differenza.
“L'anno scorso è stata una grande stagione da parte di tutti e siamo stati bravissimi a restare attaccati alla vetta con grande umiltà, sacrificio e spirito di gruppo. Abbiamo sfruttato al meglio tutte le occasioni che ci si sono presentate - ha ricordato - dobbiamo ripartire da questo. L'atteggiamento deve essere sempre positivo ed il volersi aiutare gli uni con gli altri non deve mai mancare: è fondamentale”.
Ormai tra i senatori dello spogliatoio, Meret si prende il suo spazio come guida per i nuovi arrivati e per i più giovani. Un ruolo che ha costruito con il tempo e con la pazienza, crescendo dentro il Napoli fino a diventarne una colonna.
“Sono uno dei più vecchi, ormai sto iniziando l'ottavo anno qui a Napoli: mi sento uno dei più esperti e uno di quelli che può guidare i nuovi arrivati più giovani ad integrarsi nel gruppo sia in campo che fuori. Cerco di aiutare il più possibile i miei compagni di squadra”, ha detto. “Quando sono arrivato qui avevo 21 anni: sapevo di essere arrivato in una grande squadra e di dover crescere tanto. Ma pensare da qui a 7 anni di vincere due scudetti, una Coppa Italia ed aver fatto questo percorso non me lo immaginavo. Sono orgoglioso di questo e sto benissimo qui - ha aggiunto - sono felice e voglio continuare a regalare gioie a questi tifosi che le meritano”.
Infine, uno sguardo al futuro imminente, che si prospetta pieno di sfide. Il lavoro di preparazione serve anche a integrare al meglio i nuovi elementi e a ritrovare quell’identità di squadra che ha fatto le fortune recenti degli azzurri.
“Serve una grande rosa e penso che la società si stia muovendo molto bene, abbiamo avuto già diversi rinforzi qui a Dimaro. Questo permette anche ai nuovi di avere tempo, assimilare quello che vuole il mister, il metodo di lavoro. Fondamentale è una rosa ampia - ha concluso - ma anche la mentalità e l’atteggiamento che devono essere quelli dell’anno scorso. Dobbiamo essere sempre squadra, voler fare la partita: partendo dalla fase difensiva ed andando a sfruttare le occasioni che sappiamo di poter creare perché siamo una squadra di grande qualità”.