La separazione tra Douglas Costa e il Sydney FC non è dipesa solo da ragioni sportive. L’ex esterno offensivo della Juventus è infatti finito al centro di una delicata vicenda legale in Brasile. Secondo quanto riferito dal sito globoesporte.com, il calciatore sarebbe accusato di non aver versato gli alimenti dovuti all’ex moglie per il mantenimento dei figli, con un debito che ammonta a 492.965,29 reais (oltre 78.000 euro).
A causa di questa situazione, il tribunale di Porto Alegre ha emesso un mandato di cattura nei confronti del giocatore, con validità di due anni. Il provvedimento autorizza qualsiasi ufficiale giudiziario o forza dell’ordine ad arrestarlo in qualsiasi momento. Non si tratta nemmeno della prima volta in cui Costa finisce nei guai per motivi simili: due anni fa era stato già condannato a trenta giorni di carcere in un caso analogo.
Il Sydney FC, messo al corrente della situazione, ha deciso di rescindere il contratto con il giocatore. In un comunicato ufficiale, il club australiano ha spiegato: “Il Sydney FC ha rescisso il contratto di Douglas Costa per mutuo consenso, a causa dell’impossibilità del giocatore di raggiungere l’Australia. Questioni legali e personali in corso in Brasile hanno impedito il suo ritorno”.
Douglas Costa ha risposto con un messaggio di ringraziamento rivolto alla società, senza però fare riferimento ai suoi problemi giudiziari: “Ringrazio il Sydney FC per l’opportunità di aver giocato in Australia. È stato un anno fantastico con la maglia celeste. Mi dispiace non poter tornare in questo momento, ma porto con me ricordi speciali. Grazie ai tifosi per il supporto: giocare davanti a voi è stato davvero unico”.
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