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Mancini fa mea culpa: “Non darei più l’addio alla Nazionale”

Mancini fa mea culpa: "Non darei più l'addio alla Nazionale"

Mancini fa mea culpa: “Non darei più l’addio alla Nazionale”

Roberto Mancini non ci tiene ad alimentare le polemiche. E sul “like” al post social di Francesco Acerbi – che tanti hanno letto come una presa di posizione contro Luciano Spalletti – chiude la questione con una battuta disarmante: “Ma… dico: ci saranno cose più importanti, no…?”. Poi, nessun commento ulteriore.

L’ex commissario tecnico azzurro è intervenuto a Rimini, ospite di “The Coach Experience”, dove ha tenuto una lezione davanti a un’Aula Magna gremita. Un ritorno pubblico che ha offerto l’occasione per tornare su alcuni snodi cruciali del suo recente passato e riflettere sul futuro.

Arrivato da Jesi, Mancini ha parlato del suo attuale momento professionale, senza nascondere il desiderio di tornare in panchina: “La panchina manca ma fa parte del lavoro. Se la troverò? Il calcio è strano, vediamo nelle prossime settimane cosa succede. L’Italia? Credo sia importante partire col piede giusto, la Norvegia è una buona squadra e le gare vanno giocate”.


Il cuore del suo intervento, però, è stato il ritorno sul divorzio con la Nazionale, maturato nell’agosto del 2023, a pochi mesi dall’Europeo. Un distacco ancora vivo nella memoria del tecnico marchigiano, che ammette apertamente il rammarico per com’è andata: “Tornassi indietro non darei l’addio alla Nazionale, mi sono pentito: ci sono state incomprensioni, se avessi parlato di più col presidente tutto sarebbe andato avanti. È stato un mio errore. Insomma, tornando indietro resterei. Allenare la Nazionale è la cosa più bella che ci possa essere, vincere con la Nazionale ancor di più”.

Parole che confermano quanto profondo sia rimasto il legame di Mancini con l’azzurro, soprattutto dopo l’impresa di Euro 2021, che ha riportato il tricolore sul tetto d’Europa. Un capitolo chiuso forse troppo in fretta, e oggi rivalutato con lucidità e un pizzico di nostalgia.

In attesa di nuove opportunità in panchina, il Mancio resta una voce autorevole del calcio italiano. Sempre diretto, spesso controcorrente, ma con la consapevolezza di chi ha lasciato un segno. E, a giudicare dalle sue parole, con ancora tanta voglia di rimettersi in gioco.