L'intervista

Luis Enrique: "Il mio Psg merita di vincere la Champions"

L'allenatore del Psg pensa già alla finale di Champions contro l'Inter e carica i suoi

Luis Enrique: "Il mio Psg merita di vincere la Champions"
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Con la Ligue 1 già conquistata, il Paris Saint-Germain si concentra sulle due finali che lo attendono e che potrebbero regalare al club un triplete storico, ovvero la Coppa di Francia contro il Reims il 24 maggio e la Champions League contro l'Inter il 31. E Luis Enrique ci arriva carico a mille e fiducioso sulle doti dei suoi giocatori: "Siamo tutti pronti a fare la storia, anche i tifosi - ha dichiarato il tecnico dei francesi -. Se c'è una squadra che conosco e che merita di vincere la Champions League è il Psg, ma troppa energia positiva può essere pericolosa".

 

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Luis Enrique ha così deciso di fare ampio turnover in campionato, lasciand a riposo molti titolari come Donnarumma, Hakimi, Marquinhos, Nuno Mendes, Pacho, Ruiz e Vitinha: "Bisogna arrivare nelle condizioni giuste per le due finali - ha spiegato Luis Enrique -. È una sorta di puzzle da risolvere. Ogni giocatore ha bisogno di un piano personalizzato. L'obiettivo era quello di essere ancora in campo in tutte le competizioni, e ci siamo riusciti, ma il riposo è molto importante affinché i giocatori arrivino freschi. Cercheremo di fare in modo che i giocatori abbiano più tempo di riposo possibile per staccare la spina, per dimenticare il calcio e per potersi dedicare ad altro in un calendario così complesso. Abbiamo concesso ai giocatori questa breve pausa, l'obiettivo è che arrivino pronti alle finali".

Ma il grande obiettivo resta la Champions League, che al Psg è sfuggita nel 2020 quando perse 1-0 in finale contro il Bayern Monaco: "Cercheremo di concludere con la ciliegina sulla torta, che i tifosi meritano. L'anno scorso meritavamo già di arrivare in finale, quest'anno abbiamo dimostrato di meritare abbastanza per essere dove siamo e cercheremo di gestirlo al meglio. Il problema è che tra noi e l'Inter, uno delle due non otterrà ciò che vuole".

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