L’Inter torna alla vittoria con una doppietta del suo capitano Lautaro Martinez sul campo del Pisa. Lautaro sale a dieci gol stagionali, sei in campionato e quattro in Champions Leauge. Il numero dieci dei nerazzurri di Milano la sblocca nel secondo tempo prima di sinistro con un gran tiro su assist di Esposito poi con una scivolata di rapina di destro su un cross di Barella.
Il Pisa di Gilardino veniva dai cinque pareggi e una vittoria, aveva già messo in difficoltà Milan, Napoli e Roma e anche oggi ha fatto un buon primo tempo, sia dal punto di vista tattico che dell’intensità e della corsa. Primo tempo che si è chiuso con un’occasione per parte, di Piccinini e Lautaro. Nella ripresa prima del vantaggio interista, il Pisa si era reso pericoloso in contropiede e Acerbi ha dovuto far ricorso a tutta la sua esperienza per limitare Meister e Nzola. Poi è salito in cattedra l’argentino dell’Inter, che con questa doppietta sale in vetta alla classifica dei cannonieri e a 163 gol con la maglia nerazzurra, a soli otto passi da Boninsegna, terzo a 171 nella classifica all time dei marcatori del club.
Queste le prime parole di Chivu a fine partita:
“La voglia di reagire, la consapevolezza della squadra, ecco cosa mi ha colpito. Sapevo i rischi del caso, abbiamo fatto una partita di pazienza e maturità. Potevamo far meglio ma ci prendiamo quello che è arrivato. La squadra ha dimostrato di meritare questi risultati e ce li prendiamo. Noi sappiamo l’importanza dei giocatori e del capitano. Gli altri lo mettono in discussione ma non noi. Noi sappiamo il suo valore. I cambi ti devono dare qualcosa, devono dare una mano. Poi se sono vincenti o meno non si può criticare l’allenatore. L’allenatore a volte deve gestire tante cose che si dicono in giro. Per l’Inter quando si mette in discussione un giocatore come Lautaro, a volte si cerca la notizia. Noi sappiamo quanto ci tiene e quanto sia importante. Lui e come tutti gli altri che ci mettono anima e cuore. Io mi abbraccio con lui tutte le mattine. Peccato che non ci registrano tutte le mattine. Questa settimana ci siamo parlati e abbracciati tutti i giorni. Io sono contento di lui, vuole sempre vincere, aiutare ed essere determinante. Sono felice per lui e per il gruppo. So chi sono, so quello che posso dare. Il mio impegno per questo mestiere in una squadra importante come l’Inter. Qualcosa ho fatto, ma allo stesso tempo sono consapevole della responsabilità che ho e della società che ha creduto in me e dei tifosi”.
Un abbraccio virtuale anche oggi è arrivato dai tuoi tifosi con un coro che ti hanno fatto: un connubio che ti sta aiutando?
“Io so chi sono, so quello che posso dare. Il mio impegno e la passione per questo mestiere che faccio in un club importante come l’Inter dove sono stato per anni, l’onore di essere l’allenatore mi lusinga e sono consapevole della responsabilità che ho nei confronti della società dei tifosi e della squadra che fa di tutto per onorare la maglia nerazzurra”.
Questo il commento di Lautaro dopo la sua doppietta decisiva alla fine della partita:
“Sono contento perché abbiamo vinto ed era quello che volevamo dopo due sconfitte. Qualcuno dimentica i miei gol? Sono abituato, io lavoro per l’Inter, la squadra, me stesso e la mia famiglia e lascio parlare quelli fuori. Sono contento per la squadra, per i miei, per me e lavoro per l’Inter. Basta”.
162 gol con la maglia dell’Inter: quanto dura questa storia?
“Spero duri tanto, ancora ho tanti anni di contratto e sono contento a Milano. La gente mi vuole bene. Ripeto: la squadra viene prima di tutto, io lavoro per questa squadra, a volte le cose non escono a volte sì. L’importante è che l’Inter vince. Da tanti anni lottiamo per tutte le competizioni. La gente all’esterno può parlare, noi dobbiamo concentrarci sul nostro lavoro per tenere l’Inter più in alto possibile.
Se offrirai una cena ad Esposito per l’assist? Qualcuno dice che non offri le cene…
“Sì certo. Ho sentito tante cose, tutti scherzano su questo. Ma aiuta tanto stare insieme. Giochiamo ogni tre giorni e stiamo con la famiglia, quando c’è tempo offro la grigliata che faccio io come sempre. Se sono bravo a grigliare? Bravissimo”.
IL TABELLINO DELLA PARTITA
Marcatore: 69′ e 83′ Lautaro (I)
PISA (3-5-2): 22 Scuffet; 4 Caracciolo, 39 Albiol (99 Lorran 80′), 5 Canestrelli; 15 Touré, 36 Piccinini (10 Tramoni 71′), 20 Aebischer, 6 Marin, 3 Angori (7 Leris 71′); 9 Meister (32 Moreo 90′), 18 Nzola (16 Buffon 90′).
A disposizione: 12 Nicolas, 34 Vukovic, 8 Højholt, 26 Coppola, 33 Calabresi, 42 Bettazzi, 72 Maucci, 94 Bonfanti.
Allenatore: Alberto Gilardino.
INTER (3-5-2): 1 Sommer; 25 Akanji, 15 Acerbi (31 Bisseck 68′), 95 Bastoni; 11 Luis Henrique (17 Diouf 68′), 23 Barella, 20 Calhanoglu, 8 Sucic (7 Zielinski 46′), 32 Dimarco; 9 Thuram (94 Esposito 68′), 10 Lautaro (30 Carlos Augusto 88′).
A disposizione: 13 J. Martinez, 60 Taho, 6 De Vrij, 16 Frattesi, 22 Mkhitaryan, 43 Cocchi, 49 Maye.
Allenatore: Cristian Chivu.
Ammoniti: Caracciolo (P), Acerbi (I), Albiol (P)
Recupero: 1′ –
Arbitro: Guida.
Assistenti: Bercigli-Cavallina.
Quarto ufficiale: Perenzoni.
VAR: Paterna.
Assistente VAR: La Penna .