La Sampdoria resta in Serie B: vittoria a tavolino sulla Salernitana
Partita sospesa sul 2-0 per i blucerchiati per lancio di fumogeni e seggiolini in campo

La Sampdoria resta in Serie B, la Salernitana sprofonda in Lega pro nel peggiore dei modi. La partita dell'Arechi (si ripartiva dal 2-0 per la Samp nella gara di andata) viene prima interrotta e poi definitivamente sospesa a causa del lancio incontrollato di oggetti e petardi da parte dei suoi sostenitori, che impediscono la prosecuzione dell’incontro.
Dopo il 2-0 subito a Marassi, la squadra campana era chiamata a vincere con almeno due gol di scarto, ma subisce altre due reti, firmate da Coda (38’) e Sibilli (49’). Così, con la sorte della Salernitana ormai segnata, al 65’ scoppia il caos. La Salernitana sarà sconfitta a tavolino e retrocederà in Serie C, mentre la Sampdoria conquista la salvezza a poco più di un mese dalla retrocessione sul campo dopo l'ultima di campionato, prima che scoppiasse il caso-Brescia che ha ridato la speranza alla Sampdoria.
Come già accaduto due anni fa nel discusso playout tra Brescia e Cosenza, anche stavolta la sfida decisiva non arriva al termine regolarmente: avanti 2-0, i blucerchiati vedono la partita interrotta per il fitto lancio di oggetti da parte della tifoseria granata. Dopo un primo tentativo fallito di riprendere, l’arbitro Doveri manda tutti negli spogliatoi. Arriverà quindi la scontata decisione del 3-0 a tavolino.
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Settimana complicata per i campani, colpiti anche da un’intossicazione alimentare collettiva: costretti a vincere con due gol di scarto, cominciano male e rischiano subito grosso, salvati in avvio da Christensen su Sibilli. Anche Meulensteen va vicino al vantaggio per i padroni di casa. La prima occasione per la Salernitana arriva al 21’, con Soriano che sfiora il palo con un tiro a giro. Ma è la Samp a fare meglio, con Christensen decisivo due volte su Ronaldo Vieira. Al 34’ sembra il momento del vantaggio granata con Ferrari, ma l’arbitro annulla per un fallo di mano.
Poi, come in un copione già scritto, arriva il gol dell’ex Coda al 38’: 1-0 Samp. La Salernitana ora deve segnarne tre per ribaltare la situazione. Entra Tongya e il modulo passa al 4-2-3-1, ma la squadra si scopre troppo e al 49’ Sibilli chiude i conti con il raddoppio su azione da calcio d’angolo. I granata protestano per un presunto tocco di mano di Meulensteen, ma il gol viene convalidato. La gara, di fatto, finisce lì.
A quel punto, la tensione esplode sugli spalti: la Curva della Salernitana insorge con fischi e una pioggia di oggetti lanciati in campo – tra cui seggiolini, petardi e fumogeni. Le forze dell’ordine in assetto antisommossa entrano sul terreno di gioco, e Doveri decide di sospendere l’incontro. Dopo circa mezz’ora, si tenta di riprendere dal minuto 65, ma la situazione precipita di nuovo: ricomincia il lancio di oggetti, e dopo appena trenta secondi l’arbitro è costretto a fermare la partita in modo definitivo.
Non ci sono più le condizioni per andare avanti. Lo stadio esplode quando viene annunciata la sospensione definitiva, consapevole che la conseguenza sarà il 3-0 a tavolino. La Salernitana esce di scena dalla Serie B tra polemiche e disordini, mentre la Sampdoria, incredibilmente, si salva un mese dopo essere stata retrocessa sul campo la prossima stagione giocherà ancora in Serie B.