Alla vigilia della sfida decisiva contro Israele, il commissario tecnico azzurro Gennaro Gattuso ha mantenuto il massimo riserbo sulla formazione e predicato rispetto per l’avversario: “Estonia e Israele sono squadre con caratteristiche diverse. L’Estonia è più fisica, mentre Israele ha qualità, gioca bene in transizione e arriva da sei vittorie nelle ultime sette gare. Anche contro la Norvegia non meritavano di perdere. Servirà grande attenzione”.
Il ct azzurro ha chiesto ai suoi di confermare quanto di buono fatto vedere finora: “Dobbiamo dare continuità alle prestazioni. Solo così potremo mantenere vivo l’entusiasmo fino a giugno”.
Poche indicazioni sulla formazione, se non una richiesta chiara: maggiore equilibrio. “La formazione la scoprirete domani. Quello che conta è ripartire dalle nostre certezze: intensità, voglia di dominare il gioco e tenere il pallone nella loro metà campo. Ma dovremo stare molto attenti alle transizioni, sarà quello l’aspetto decisivo. Due attaccanti? Vediamo domani”.
Tornando sul tema offensivo, Gattuso ha evidenziato l’importanza del lavoro di squadra: “I nostri attaccanti si completano bene, danno profondità, ma il vero nodo sarà come gestire la palla nella loro metà campo e, soprattutto, cosa fare quando la perdiamo”.
Contro l’Estonia, l’Italia ha ricevuto risposte importanti anche dalla panchina, un aspetto che il ct non sottovaluta: “Chi è subentrato ha dato un contributo fondamentale. Con cinque cambi possiamo modificare quasi metà squadra. Abbiamo risorse forti anche tra i non titolari e questo può fare la differenza”.
Infine, un passaggio delicato sulla situazione geopolitica che circonda la partita: “Mi dispiace affrontare Israele in un momento così difficile. È una squadra forte, ma fa male vedere ciò che accade fuori dal campo. Tanta gente, tanti bambini perdono la vita. È una tragedia che colpisce tutti. Noi siamo qui per giocare, ma c’è tanto dolore e rispetto per chi soffre”.
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