Dopo il consiglio federale, Gabriele Gravina ha fatto il punto sul presente e sul futuro della Nazionale, chiamata a centrare la qualificazione ai Mondiali 2026. Un traguardo da conquistare con la giusta dose di pressione e di entusiasmo.
«La febbre mondiale c’è, ma è positiva – ha dichiarato il presidente della Figc –. È una febbre che dà stimolo ed entusiasmo. Non daremo la tachipirina ai nostri calciatori, anzi: vogliamo conservarla».
Gravina ha poi smentito con decisione l’ipotesi, circolata negli ultimi giorni, di un possibile slittamento della giornata di Serie A immediatamente precedente ai playoff:
«Spostare la giornata prima dell’eventuale spareggio mondiale? Un’ipotesi fantasiosa».
Molto più realistica invece l’idea di uno stage intermedio a Coverciano, pensato per mantenere coeso il gruppo di Gattuso in vista della fase decisiva:
«Appellandomi alla sensibilità della Serie A, c’è l’ipotesi di organizzare almeno uno stage il 9-10 febbraio, per dimezzare i tempi di distacco tra novembre e marzo. Mi sembra che ci sia apertura a parlarne, ma prima dobbiamo pensare alle due partite che restano».
Il presidente invita alla prudenza ma anche alla fiducia:
«Il calcio ci insegna che ci sono leggi spietate. Dobbiamo aspettare altre due gare e poi, dopo il 21 novembre, ragioneremo meglio sul da farsi. Intanto, abbiamo raggiunto un obiettivo minimo, ma la strada è ancora lunga».