Le parole

Italia, Gattuso: “Israele? Non possiamo sbagliare”

Gennaro Ivan Gattuso, CT della Nazionale, ha parlato alla vigilia della decisiva partita contro Israele per approdare ai playoff.

Italia, Gattuso: “Israele? Non possiamo sbagliare”

C’è tanto Gattuso e tutta la sua schiettezza alla vigilia della sfida decisiva contro Israele, in programma domani sera a Udine. Una gara che vale l’accesso ai playoff per il Mondiale 2026, ma anche un momento di riflessione su ciò che è stato e su ciò che l’Italia sta costruendo. Il ct ha parlato a cuore aperto, toccando temi sportivi e umani, con il suo solito stile diretto.

“Siamo felici della situazione generale e della guerra che è finita, è una roba bellissima vedere tanta gente che può tornare a casa”, ha dichiarato Gattuso, facendo riferimento al delicato contesto internazionale. “Ci sarà la partita, con 10-11mila tifosi allo stadio, ci saranno anche persone che contesteranno e che rispettiamo, ma anche altre persone dentro a tifare per noi”.

Una vigilia segnata anche dal passaggio di testimone con Luciano Spalletti, che al Festival dello Sport ha speso parole sincere nei confronti del suo successore, elogiandolo per aver restituito leggerezza e serenità al gruppo azzurro. Gattuso ha apprezzato: “Ringrazio Luciano prima di tutto, non ti nego che parlando con la federazione ho pensato di chiamarlo, per sentirlo. Però quando senti parlare Luciano capisci che è un uomo vero”.

Poi, lo sguardo torna sul suo lavoro e sull’identità costruita con pazienza e decisione. “Per come la penso io, di sicuro c’è solo la morte, tutto va conquistato. Io quando sono arrivato sapevo al 100% quello che volevo fare. Non so cosa intendesse con leggerezza, ma riuscire a lavorare con la voglia e il senso di appartenenza è il mio obiettivo. Bisogna parlare quando si deve parlare, li lasciamo liberi, si parla di calcio quando si deve parlarne. Anche a me dava fastidio quando si parlava troppo, stiamo facendo questo”.

Gattuso ha poi voluto elogiare il gruppo, sottolineando lo spirito di sacrificio di alcuni elementi chiave: “I meriti sono dei giocatori, basta guardare Bastoni. Poteva andare via subito, invece è rimasto con la squadra, così come Moise Kean. Ha preferito mangiare con la squadra e poi partire”.

Un pensiero anche al lavoro del reparto offensivo, spesso oggetto di critiche ma ora in netta crescita. “Avevo solo un dubbio, il fatto di riuscire a sopportare due attaccanti. Devo dire che non sono contento solo per i gol che stanno facendo, ma per il lavoro che stanno facendo. Fanno tanto volume, scalano difensivamente in fase di non possesso, si sono fatti trovare pronti”.

E a chi gli chiede di Pio Esposito, protagonista in crescita, Gattuso non nasconde l’entusiasmo: “Pio Esposito ha numeri incredibili, merita tanto”.

Contro Israele ci sarà da soffrire, ma anche da essere lucidi: “Dovevamo fare gol per prendere la Norvegia, creare più palle gol possibili, c’è una logica dietro”.

Infine, una chiosa con i piedi per terra, perfettamente in stile Gattuso: “I playoff? Calma, non li abbiamo ancora centrati”.

L’Italia si prepara a un’altra notte da dentro o fuori. Ma con Gattuso in panchina, il fuoco non manca.