Tallinn segna un altro passaggio decisivo nella corsa al Mondiale. Stasera, l’Italia di Gennaro Gattuso scenderà in campo contro l’Estonia per il quinto impegno del gruppo I, una sfida che vale molto di più dei tre punti. Perché in palio non c’è solo il risultato, ma la possibilità di restare agganciati alla Norvegia di Haaland, attualmente a +6 con una differenza reti decisamente superiore. Ogni passo falso potrebbe essere fatale. Il conto alla rovescia verso lo scontro diretto del 16 novembre a Milano è iniziato, e fino ad allora la parola d’ordine è una sola: vincere.
Proprio l’Estonia rappresentò il primo avversario della nuova gestione Gattuso, lo scorso settembre a Bergamo, in una partita dominata e chiusa con un netto 5-0. Ma il ct azzurro non vuole distrazioni né cali di concentrazione. Il calcio, lo sa bene, non permette troppi calcoli. E lo ha ribadito con forza anche nella conferenza della vigilia. “Bisogna guardare la classifica. Ci sono 12 punti a disposizione e dobbiamo pensare alla partita di domani. Non vedremo il primo tempo della Norvegia: dobbiamo pensare alla nostra partita che sarà molto difficile in un campo altrettanto difficile. Pensiamo a fare il nostro, poi vedremo cosa succede in Norvegia”.
Sarà anche un doppio impegno ravvicinato: pochi giorni dopo, gli Azzurri affronteranno Israele. Il calendario stringe, ma è proprio nei momenti di pressione che si misura la compattezza di un gruppo. Un aspetto che Gattuso tiene a sottolineare. “Annusare il pericolo e non sottovalutare la partita. Ci giochiamo tanto, sarà molto difficile e l’abbiamo toccato con mano a Bergamo. Avevamo avuto tante occasioni ma il gol lo abbiamo trovato al 60’. Domani sarà una partita diversa. Mi piace questo gruppo perché lavora con tanta serietà e intensità, riescono ad avere facce positive e stanno bene insieme. È quasi un peccato si debba giocare domani… Per me è un orgoglio allenare questo gruppo”.
Le scelte di formazione restano in parte da definire, anche se alcuni indizi iniziano a filtrare. Tra i possibili scenari, anche un impiego di Raspadori sulla fascia opposta rispetto al solito e Spinazzola dirottato a destra. Ma Gattuso non si sbilancia. “Uno può giocare dall’inizio o meno, l’importante è farsi trovare pronti ed essere vogliosi di indossare questa maglia allenandosi con veemenza. Raspadori, Spinazzola, Cambiaso, Orsolini… Ci sono tanti buoni giocatori, domani vedremo chi scende in campo e ricordiamoci dei cinque cambi”.
Uno dei volti nuovi più interessanti è Riccardo Calafiori, reduce da un ottimo inizio di stagione. Anche su di lui, il tecnico ha speso parole di apprezzamento. “Mi piace quando occupiamo campo con giocatori che non ti aspetti, ad esempio i centrali a 20 metri dalla porta avversaria. Ma serve equilibrio, fare bene le cose e lavorare di reparto”.
Non ci sono margini di errore, non questa volta. Il sogno Mondiale è l’unico obiettivo che conta, e Gattuso lo ribadisce con chiarezza. “Siamo qua per questo, sentiamo tutti la responsabilità e la voglia. Ma per andarci bisogna passare da partite come domani”.