La notte di San Siro lascia all’Italia una ferita profonda, perché il ko contro la Norvegia non è soltanto un passo falso ma un campanello d’allarme in vista dei playoff Mondiali di marzo. L’1-4 incassato dagli Azzurri nell’ultima gara del girone pesa come un macigno e apre interrogativi che Rino Gattuso, nel dopo partita, affronta senza cercare attenuanti. Il commissario tecnico presenta un’analisi diretta, ispirata più dalla delusione che dalla rabbia, ma comunque lucida nel delineare ciò che non ha funzionato.
“Voglio chiedere scusa ai nostri tifosi, 4-1 è un risultato pesante. Peccato dopo un primo tempo molto buono, da squadra vera. La delusione più grande è il secondo tempo, ci lecchiamo le ferite e complimenti a loro. Dobbiamo ripartire dal primo tempo che abbiamo fatto, la squadra si è fatta valere ma nel secondo tempo abbiamo fatto tantissima fatica”. La fotografia del match passa tutta dalle sue parole: una squadra convincente nella prima parte, improvvisamente fragile dopo l’intervallo.
Gattuso concentra l’attenzione soprattutto sugli aspetti tattici, quelli che hanno determinato il crollo nella ripresa. “Nelle distanze, nel primo tempo eravamo più compatti. Abbiamo dato campo a loro, nel primo tempo non hanno avuto campo. La partita è stata questa”. L’Italia, inizialmente corta e aggressiva, ha finito per allungarsi e concedere spazi letali ai norvegesi, bravi ad approfittare di ogni crepa.
Ora però non c’è tempo per guardarsi indietro. A marzo l’Italia si giocherà tutto nei playoff, ultima spiaggia per non mancare il terzo Mondiale consecutivo. Gattuso prova a isolare ciò che può servire come base per ripartire. “Riparto dal primo tempo, abbiamo giocato da squadra, compatti – ha concluso Gattuso –. Dobbiamo migliorare, la partita è cambiato quando hanno fatto il primo tiro in porta nel secondo tempo e ci siamo impauriti”.
Il commissario tecnico insiste sulla necessità di reagire, senza cercare scuse ma anche senza scaricare responsabilità su chi è sceso in campo. “Il tempo è poco, dobbiamo lavorare sulle nostre fragilità. Troppo facile parlare di chi mancava, chi era in campo ha dato tutto ma è venuta fuori una partita che non ci aspettavamo. Sapevamo che alla Norvegia non puoi dare campo ed è successo questo. Troveremo una soluzione, abbiamo voglia di giocarci la semifinale, passare, giocarci la finale e andare al Mondiale. Dopo stasera c’è tanta delusione, chiediamo scusa: perdere 4-1 a San Siro non è mai bello. Speriamo di riuscire a migliorare gli aspetti in cui oggi abbiamo fatto fatica”.
Un messaggio chiaro, che accompagna una serata amara e riporta l’Italia davanti a un bivio già visto troppe volte negli ultimi anni. Ora la missione Mondiale passa dalla capacità di trasformare questa caduta nell’ultima scossa prima della resa dei conti.