La decisione

Francesco Farioli si è dimesso dall'Ajax

L'allenatore ha deciso di chiudere la sua esperienza con i lancieri dopo aver perso il campionato dilapidando un vantaggio di 9 punti

Francesco Farioli si è dimesso dall'Ajax
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Francesco Farioli ha comunicato all'Ajax che non intende più continuare la sua storia nel club di Amsterdam dopo aver soltanto sfiorato la conquista del campionato. Un campionato perso in maniera clamorosa, in cui l'Ajax ha dilapidato un vantaggio di nove punti sul PSV a cinque giornate dalla fine del campionato olandese. I lancieri hanno inanellato una sequenza di quattro partite senza vittorie, tra cui le pesanti sconfitte contro lo Sparta Rotterdam e il NEC Nijmegen, oltre a un pareggio con il Groningen in inferiorità numerica subendo la rete del pareggio al 99' che ha decretato il sorpasso del PSV. Nell'ultima giornata a nulla è servito il successo per 2-0 dell'Ajax sul Twente perché il PSV, battendo 3-1 in trasferta lo Sparta Rotterdam, ha conservato quel punto di vantaggio che è valso il titolo (79 punti a 78). Non a caso, una delle ultime immagini dell'allenatore italiano è di lui in lacrime in campo, disperato come i suoi giocatori ripensando a quello che hanno gettato al vento.

 

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"Farioli, dopo un'attenta riflessione, ha deciso di lasciare l'Ajax - si legge nel comunicato ufficiale della società olandese -. L'allenatore ha informato il consiglio di amministrazione del club della sua decisione. Grazie di tutto, Francesco!". Farioli, primo allenatore non olandese dell'Ajax dal 1998 e primo italiano in assoluto del club, si è congedato con queste parole spiegando la sua decisione: "Il mio viaggio all'Ajax è iniziato quasi un anno fa, al De Toekomst, con l'obiettivo di riportare l'Ajax al suo posto. E si è concluso alla Johan Cruijff ArenA, riportando finalmente l'Ajax in Champions League, il palcoscenico più importante del calcio europeo. Volevamo portare nuova energia a tutta la comunità, condividendo con il club, a tutti i livelli, un modo di lavorare e di pensare positivo. Io e la dirigenza abbiamo gli stessi obiettivi per il futuro dell'Ajax, ma abbiamo visioni e tempi diversi su come dovremmo lavorare e operare per raggiungerli. Date queste differenze nei principi e nelle fondamenta del progetto, sento nel profondo del mio cuore che questo è il momento migliore per separarci".

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