Nel derby che ha complicato i piani dell’Inter, l’assenza più pesante si è rivelata quella di Denzel Dumfries. La fascia destra, solitamente uno dei motori principali della manovra nerazzurra, è rimasta priva della sua consueta spinta e la squadra ne ha risentito tanto in termini di profondità quanto di aggressività. L’ingresso tardivo di Diouf ha portato un minimo di vivacità, ma non è bastato a cambiare l’inerzia di una partita in cui Carlos Augusto, adattato in un ruolo che non appartiene alle sue caratteristiche naturali, ha faticato più del previsto a garantire equilibrio e copertura. Una difficoltà che ha messo ulteriormente in luce quanto l’olandese sia diventato un riferimento imprescindibile nello scacchiere di Cristian Chivu.
La situazione fisica di Dumfries, però, si sta rivelando più delicata di quanto preventivato inizialmente. Il giocatore aveva già saltato le partite della sua Nazionale contro Polonia e Lituania dopo l’infortunio alla caviglia rimediato contro la Lazio a San Siro, in seguito a uno scontro con Zaccagni. Il club aveva sperato in un recupero lampo per la sfida di Champions League di mercoledì contro l’Atletico Madrid, appuntamento cruciale nella corsa agli ottavi, ma le risposte arrivate negli ultimi giorni hanno tolto ogni dubbio: Dumfries non partirà per la Spagna. A questo si aggiunge un’ulteriore tegola, perché il laterale non sarà disponibile nemmeno per la trasferta di Pisa del 30 novembre, la prima occasione utile per tentare un rientro graduale.
Lo staff medico nerazzurro lo rivaluterà nelle prossime ore, ma lo scenario che si delinea è tutt’altro che rassicurante. Il rischio concreto è che l’olandese debba restare ai box anche per la gara di Coppa Italia del 3 dicembre e per la successiva sfida di campionato del 6 dicembre a San Siro contro il Como. Quattro partite fuori causa, forse cinque, se non dovessero arrivare segnali positivi dal percorso di recupero. L’obiettivo dichiarato del club è provare ad averlo almeno per il 9 dicembre, quando l’Inter incrocerà il Liverpool in un match che potrebbe indirizzare in modo significativo la stagione europea.
Per Chivu si apre quindi un periodo delicato, in cui servirà trovare soluzioni alternative senza snaturare l’identità della squadra. La fascia destra, senza il suo titolare naturale, perde un punto di riferimento fondamentale nelle transizioni e nella costruzione dell’azione, e i possibili sostituti non offrono le stesse garanzie fisiche e tecniche. Diouf rappresenta un’opzione fresca ma ancora acerba, mentre Carlos Augusto è più a suo agio in altri contesti tattici. La speranza, per tutti, è che lo stop non si prolunghi oltre quanto previsto e che Dumfries possa tornare al più presto a garantire quella spinta che nel derby è mancata in maniera evidente. L’Inter, impegnata in un calendario fitto e decisivo, non può permettersi un’assenza così pesante per troppo tempo.